MANTOVA – “Il ritiro dei rappresentanti dei macellatori dalla Commissione unica nazionale (Cun) è un oltraggio nei confronti degli allevatori, che avrà ripercussioni sulla filiera e sul futuro di produzioni tipiche come i prosciutti Dop e i grandi salumi a denominazione d’origine. Ci aspettiamo che il ministero delle Politiche agricole, sotto la cui egida la Cun dei suini grassi da macello opera, prenda seri provvedimenti e riporti le condizioni per un funzionamento corretto, perché la situazione provocata dalla parte industriale è inaccettabile”.
Una protesta ferma quella di Coldiretti Mantova, alla luce del ritiro dalle proprie funzioni in Cun dei commissari di parte industriale, che questa mattina hanno costretto il Garante del ministero a stabilire un prezzo per i maiali destinati al macello, di concerto con il Garante della parte allevatoriale.
“Ritengo che il prezzo stabilito oggi, di 1,551/1,565 euro al chilogrammo con una forbice rispetto alla settimana precedente che oscilla fra 0,00 e -0,14 euro al chilogrammo, rappresenti la volontà degli allevatori ad assicurare il funzionamento della Cun, perché la flessione non rispecchia il reale andamento del mercato, che mostra una sostanziale stabilità”, commenta Claudio Veronesi, componente della delegazione dei produttori in Commissione unica nazionale.
“Il sistema allevatoriale – prosegue Coldiretti Mantova – si sta impegnando su tutti i fronti per rispondere alle esigenze del consumatore, con azioni orientate a consolidare il benessere animale, a evitare l’uso dell’antibiotico, a non praticare il taglio della coda e questo è l’ennesimo colpo basso, che evidenzia una strategia pervicace dei macellatori per demolire la Cun. Qual è il disegno dei macellatori, affossare filiere di qualità come quelle dei prosciutti e dei salumi Dop? Importare più carni dall’estero, ora che l’etichettatura delle carni suine trasformate ha imposto maggiore trasparenza?”.