Gonzaga, Bovimac chiude a 9.500. Elogi dall’assessore regionale Rolfi

GONZAGA – “Bovimac si conferma un appuntamento di spessore apprezzato da pubblico, operatori ed espositori. La scelta di lavorare sui contenuti e sulla specializzazione dell’offerta premia e la fiera cresce ancora”. E’ questo il commento del presidente della Fiera Millenaria di Gonzaga Giovanni Sala al termine della tre giorni dedicata alla macchinazione agricola e alla zootecnia, che si è chiusa oggi totalizzando 9.500 visitatori. Si trattava della ventisettesima edizione di questo storico evento che, ora, sperimenterà un importante cambiamento. A partire dalla prossima edizione, infatti, Bovimac non si terrà più come da tradizione in gennaio, ma in novembre. Il cambio di periodo già in questo 2020, che quindi ospiterà ben due Bovimac. “E’ un cambiamento positivo e necessario, sostenuto da tutti i nostri partner – spiega Sala – La collocazione a novembre ci permetterà di inserirci in un periodo meno affollato di eventi e di lavorare più intensamente sulla mostra bovina, facendola crescere nettamente e puntando a un rilievo nazionale”.
Intanto, l’edizione appena conclusa ha riscosso l’apprezzamento di pubblico ed espositori. “Moltissimi i visitatori da fuori Mantova. I nostri espositori sono soddisfatti e hanno potuto raccogliere molti contatti utili”, conferma Sala. Apprezzamenti arrivati anche dall’assessore all’agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi che, questa mattina, ha partecipato alla fiera incontrando gli operatori e il pubblico e intervenendo al convegno organizzato da Confai, dove ha parlato della nuova PAC agricola. I convegni sono stati un altro fiore all’occhiello di questa edizione: molto partecipati gli incontri dedicati a fiscalità agricola, robot per mungitura, pratiche di sostenibilità ambientale nell’azienda agricola e agricoltura di precisione.
La giornata di oggi ha ospitato anche la Mostra Bovina d’Inverno, organizzata da A.R.A.L. In gara c’erano una cinquantina di capi, tra vacche e manze, provenienti da allevamenti di Mantova, Verona e Reggio Emilia. Al primo posto si è classificato un capo dell’azienda agricola Rinascente di Mantova. Premio “Guido Herrera” assegnato, invece, all’azienda agricola Gandolfi Mario, sempre di Mantova.