Soia, rese e prezzo in rialzo dopo un 2018 orribile

MANTOVA – Con il mais che grida aiuto e la campagna cereali chiusa al di sotto delle aspettative, è la soia a regalare qualche timida soddisfazione ai produttori mantovani. Il bilancio della campagna 2019 è infatti nel complesso buono, sia per quanto riguarda le rese (anche se queste variano da zona a zona) sia per quanto riguarda i prezzi, in leggero aumento rispetto al 2018. Se un anno fa infatti la Borsa merci di Mantova quotava la leguminosa 331/334 €/t, l’ultimo bollettino recitava 335/337 €/t: «Ma ci aspettiamo un ulteriore aumento – spiega l’ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova – dato che anche a Verona è cresciuta di 4 €/t, arrivando a toccare 338 euro, e al mercato di Milano ha fatto registrare un +2 €/t, arrivando a 342/345 €/t. Di certo chi ha stipulato contratti di filiera viene premiato: chi ha sottoscritto un accordo prima delle semine oggi è in grado di guadagnare di più. Quella secondo noi è la strada da percorrere, anche per altre colture». Dopo l’orribile 2018, chiuso con rese in calo, si torna nella media anche per queste ultime. Roberto Begnoni, presidente della sezione cereali di Confagricoltura Mantova, ha chiuso il primo raccolto nei suoi campi a Roverbella con in media 42 t/ha, una crescita netta di dieci tonnellate rispetto a un anno fa. Bene, nella stessa zona, anche Edoardo Gibelli: «I 4 ettari di primo raccolto mi hanno fruttato 50 quintali per ettaro, i 20 di secondo circa 35 invece. È andata un po’ meglio rispetto a un anno fa, le produzioni sono tornate nella norma». Dello stesso parere anche Davide Lodi Rizzini, che ha seminato 10,5 ettari al confine tra Mantova e Cremona: «Io ho raccolto 33 quintali per ettaro, meglio rispetto al 2018 anche se la quota ottimale, pari a 40 q/ha, è ancora lontana. Il caldo anomalo di agosto ha fatto la sua parte, nella nostra zona in quel mese è caduta pochissima pioggia, cosa che ha rallentato lo sviluppo delle piante». Problemi con il clima anche nella zona di Serravalle a Po e Pieve di Coriano, dove Edoardo Bordini ha seminato 25 ettari a soia: «A maggio abbiamo seminato in ritardo, poi è piovuto tanto. Acqua che poi non è caduta in estate. Personalmente ho avuto un leggero calo nelle rese». Soddisfatto invece Luca Lombardi, con 9 ettari totali in due appezzamenti tra Curtatone e San Silvestro: «Produzione buona, con una media di nonostante qualche problema di nascita delle sementi».

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