Suini, Coldiretti Mantova: “Obbligo etichettatura spinge in alto i prezzi”

MANTOVA – “Sono nel settore da oltre 40 anni e non era mai capitato che il prezzo dei suini aumentasse nel mese di febbraio. Segno che la svolta impressa dall’obbligo di etichettatura entrato in vigore lo scorso 31 gennaio, che prevede l’indicazione della provenienza della materia prima sulle confezioni di salumi, ha fatto centro”.

Claudio Veronesi, allevatore di maiali a Sustinente e componente della Commissione unica nazionale (Cun), elogia la politica di Coldiretti, che si è spesa per raggiungere il risultato, facendo proprio dell’indicazione dell’origine una delle battaglie sindacali degli ultimi anni.

“Grazie a questo obbligo di chiarezza e a una situazione globale che spinge l’export di carni suine dal Nord Europa e dalla Spagna verso la Cina – osserva Veronesi – assistiamo a un aumento della domanda di suini nati e allevati in Italia da parte dell’industria di macellazione e sono convinto che il mercato cambierà in modo radicale e molto più rapidamente di quanto gli analisti non ipotizzassero”.

Un altro elemento chiave è dato dalla diminuzione delle sigillature dei prosciutti del circuito Dop, che contemporaneamente riduce la pressione sui prezzi. “Di questo passo potremo contare su una fase rialzista anticipata dei listini dei suini grassi da macello, rispetto all’ipotesi di agganciare la stabilità delle mercuriali intorno al mese di giugno”, prosegue Veronesi.

I prezzi di oggi, ricorda Coldiretti Mantova, hanno toccato quota 1,335 euro al chilogrammo (+0,045 €) nella categoria dei “suini grassi da macello per il circuito tutelato”, con un forte apprezzamento anche nel segmento dei suinetti, a conferma di una offerta inferiore alla domanda anche nella fase allevatoriale.