Calabria, in arrivo altri 70 medici cubani

(Adnkronos) – In arrivo in Calabria un nuovo contingente di medici cubani. Sono 70 i camici bianchi che si stanno preparando in patria per arrivare in Italia: da giugno cominceranno le procedure burocratiche per il trasferimento. Si tratta soprattutto di specialisti di emergenza-urgenza, ma ci sono anche ginecologi, ortopedici, radiologi, cardiologi, pediatri. Lo ha reso noto il governatore calabrese, Roberto Occhiuto, pubblicando, in una storia su Instagram, uno stralcio della riunione con il capo delegazione dei professionisti caraibici dei quali, ha detto Occhiuto “i pazienti sono soddisfatti”. I medici, dal canto loro, “sono molto contenti, lavorano bene e la popolazione è bellissima”, ha sottolineato il delegato cubano.  

In Calabria, attualmente, sono in servizio 274 medici provenienti dall’isola caraibica, alcuni dei quali attivi nella regione dall’inizio del 2023. Con i nuovi colleghi si arriverà a 344. Si tratta di camici bianchi di diverse specialità, che hanno permesso di tenere aperte alcune strutture dove la carenza di personale avrebbe costretto la Regione a sospendere le attività. 

“I medici cubani in Calabria rappresentano un grande successo: i loro colleghi italiani e i pazienti sono felicissimi per il lavoro che stanno svolgendo, per lo spirito di servizio e anche per l’empatia che hanno nello svolgere le loro mansioni. Stanno dando un grande contributo al nostro sistema sanitario”, dice Occhiuto all’Adnkronos Salute. Riguardo all’arrivo in Regione di altri 70 medici cubani il governatore spiega: “Nel mese di giugno le nostre strutture si occuperanno di tutte le pratiche burocratiche e, se non ci saranno intoppi, avremo i nuovi camici bianchi caraibici nella nostra Regione entro la fine di luglio”. 

“Questo nuovo contingente sarà impiegato per lo più nei pronto soccorso dei nostri ospedali”, sottolinea Occhiuto, evidenziando che “parallelamente la Regione sta facendo tanti concorsi per assumere medici a tempo indeterminato. Stanno andando bene, ma in questa particolare fase storica è difficile trovare camici bianchi su tutto il territorio nazionale. Per questa ragione continueremo ad avvalerci delle prestazioni dei medici cubani fino a quando sarà necessario”.  

(Adnkronos)