Covid, un’app per ‘scovare’ il virus: cosa dicono gli esperti

Individuare la presenza del coronavirus attraverso un semplice colpo di tosse. Questo quanto riuscirebbe a fare l’App ‘Voice Med One’, ora in sperimentazione alla Asl di Torino e in grado di riconoscere, con un’accuratezza del 73,5%, la presenza del Covid-19. Ma cosa dicono gli esperti? 

“Vediamo la validazione ma potrebbe essere interessante”, sottolinea il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano all’Adnkronos. “Attualmente – ricorda – stiamo facendo una quantità enorme di tamponi a persone che non ne hanno bisogno” se non ai fini del Green pass “e una App potrebbe sicuramente essere uno strumento utile”. Non solo. “E’ tutto da vedere – frena l’esperto – ma potrebbe aiutare anche in una gestione del virus consentendo un semplice controllo ‘fai da te’. Ovviamente – conclude il virologo – in caso di positività i risultati andrebbero poi confermati da un tampone”. 

“La App sicuramente potrà aiutare, però attenzione perché la tosse da Covid è molto simile a quella di altre malattie infettive tipo le polmoniti interstiziali. Non vorrei che questo database abbia registrato solo la tosse da Covid però, visto che negli ultimi mesi non ha circolato praticamente nessun altro microrganismo. Sarebbe interessante confrontare invece la tosse da Covid proprio con quella di altri virus anche se io non ho percepito questa grande differenza tra l’una e l’altra. Vediamo gli studi pubblicati e poi potremmo considerarla come una possibilità anche utile”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. 

“Se viene validato scientificamente tutto è utile”, risponde l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, docente di Statistica medica ed Epidemiologia all’università Campus Biomedico di Roma. “La scienza è fatta di queste cose, stiamo parlando di una materia che è dinamica: ogni mese, ogni settimana ci sono delle novità. Se funziona ed è scientificamente validata – dice all’Adnkronos Salute – io sono il primo a dire evviva”. Ma la App “non potrà mai sostituire il tampone – avverte l’esperto – Il tampone è il gold standard per eccellenza perché prende proprio lì dove il virus entra, nella parte bassa del naso e della gola, nelle prime vie respiratorie. E’ vero che anche nel colpo di tosse si può rintracciare il virus però magari uno il virus ce l’ha ancora fermo nel naso e dal colpo di tosse non viene fuori niente. Quindi non si può abbandonare”. Però, dice l’epidemiologo, “potrebbe essere molto utile per la sorveglianza veloce, per fare screening, per esempio a scuola tra i bambini”. 

(Adnkronos)