(Adnkronos) – “Per favorire un ricambio generazionale occorre stimolare i giovani a proporre ricerche cliniche sulla coorte e per fare questo bisogna in qualche modo entusiasmarli, educarli sull’infezione da Hiv, cosa di cui sanno abbastanza poco”. Lo ha detto Antonella d’Arminio Monforte, presidente Fondazione Icona e professore ordinario di Malattie infettive presso l’Università degli Studi di Milano, nella giornata di chiusura del Summer Camp Icona Xt a Iseo (Brescia), che conclude il percorso educazionale Ecm riservato a giovani specialisti o specializzandi in Infettivologia afferenti ai centri Icona. Il programma didattico del progetto, finalizzato all’ottimizzazione del management diagnostico-terapeutico del paziente Hiv in ottica di pratica clinica, è stato ideato con l’obiettivo di migliorare le conoscenze per la nuova generazione di infettivologi che solo recentemente si sono avvicinati all’Hiv e che non hanno avuto modo di approfondire i numerosi aspetti gestionali dell’infezione.
Durante il percorso formativo, sono stati proposti “argomenti importanti per la ricerca clinica” non solo con delle lezioni frontali, ma anche con “delle simulazioni di possibili progetti di ricerca a fronte dell’argomento e della lezione effettuata – illustra la docente – Dopo un argomento frontale, i gruppi si sono divisi per proporre i piccoli progetti di ricerca. Un’attività educazionale attiva e non passiva in cui i partecipanti si sono anche molto riconosciuti e adesso sono aggregati”. Nell’incontro conclusivo “ciascun gruppo ha presentato un paio di progetti da effettuare sulla coorte, valutati per fattibilità, originalità ed esposizione. Sono stati veramente tutti ottimi progetti – sottolinea Monforte – e speriamo vengano portati avanti tutti perché questa è linfa vitale per la coorte”.
Guardando al prossimo biennio, “abbiamo pensato di creare un gruppo stabile all’interno di Icona – anticipa presidente della Fondazione – rappresentato dai giovani che hanno seguito questo percorso educazionale e dai nuovi giovani che frequenteranno” quello che “attiveremo nel prossimo biennio. Intendiamo attuare un percorso educazionale che comprenda una parte più ‘basic’ per i nuovi giovani e una parte più avanzata per i giovani che hanno già partecipato a questo primo corso, con eventi mirati ad argomenti specifici”.