Fumo, cardiologo: “Per chi non smette prodotti alternativi, non privi di rischi”

“Gli sforzi dei Governi sono mirati a ridurre i tassi di mortalità e i costi sanitari legati al tabagismo. Per chi non riesce a smettere i prodotti alternativi rappresentano una soluzione seppure non esente da rischi. Rischio che è dimezzato rispetto ai prodotti classici basati sulla combustione del tabacco. Se negli Stati Uniti sono stati approvati e in molti Stati della comunità Europea sono ormai una realtà, in Italia stentano ancora ad attecchire, ma la direzione è segnata”. Lo ha spiegato Salvatore Novo, professore ordinario di Malattie dell’apparato cardiovascolare presso l’università degli studi di Palermo e past president del Central european vascular forum, che ha fatto il punto – al 63° congresso regionale sezione siciliana della Società italiana di cardiologia, in corso al Policlinico Universitario di Palermo – sulle strategie di prevenzione e sui fattori di rischio da contrastare, a cominciare dal fumo di sigaretta.  

Al centro dell’incontro le nuove linee guida sulla prevenzione cardiovascolare definite dalla Società europea di cardiologia, che puntano “sulla prevenzione cardiovascolare per tutelare la salute di tutti a tutte le età, impegnandosi per ridurre i fattori di rischio modificabili”. Sul piano tecnico Novo ha ricordato che “la combustione ad oltre 900° che avviene durante il fumo della sigaretta provoca la liberazione di ossido di carbonio, tossico per l’endotelio delle arterie. Questo si lega, tra l’altro, all’emoglobina provocando in tutti i fumatori ipossiemia cronica. Idrocarburi di combustione e catrame provocano altresì insorgenza di tumori e patologie gravi a polmoni, vescica e colon. L’Oms ha attenzionato il problema e prevede entro il 2040 di ridurre la percentuale dei fumatori nel mondo dal 25% al 5%”.  

È scettico il docente universitario ma indica l’unica strada possibile. “Il problema è che la nicotina crea dipendenza. Se prima si tentava con supporto psicologico coi centri antifumo, che a causa della spending review non esistono praticamente più, l’unica alternativa è fare inalare la nicotina con sistemi particolari e di nuova generazione che consiglio ai fumatori incalliti. Il rischio è dimezzato e la speranza è che l’utilizzo di questi prodotti innovativi – ha concluso – induca il fumatore a smettere definitivamente.” 

(Adnkronos)