(Adnkronos) – “L’Italia non è un Paese per giovani imprese. Lo dicono i dati. E non è certo una novità, visto che quello del declino dell’imprenditorialità giovanile è un trend che va avanti ormai da oltre un decennio. Ma questo non significa che non ci siano talenti emergenti, startup interessanti e giovani imprenditori con molte cose da dire. Anzi. E se il nostro Paese vuole davvero tenere il passo, di loro non può farne a meno”. Non ha dubbi su questo Alberto De Angelis, direttore commerciale e Innovation manager delle strutture sanitarie private romane Paideia International Hospital e Mater Dei General Hospital.
“Se si vuole fare impresa in modo innovativo – sostiene De Angelis – con una visione a lungo termine non si può fare a meno dell’apporto che viene dalle menti più giovani, dalle idee delle startup, dalle sfide anche un po’ visionarie tipiche delle nuove generazioni. Ma bisogna dar modo a loro di conoscere e di esprimersi. E bisogna avere voglia di ascoltarli. Per questo nel 2024 il gruppo Paideia International Hospital e Mater Dei General Hospital ha deciso di dare vita a ‘Paideia Project – The lab of young ideas’, una serie di iniziative tese proprio a favorire la presenza dei giovani e delle startup nell’ambito dell’imprenditoria nel settore dell’healthcare”.
“Come primo atto del Paideia Project – prosegue De Angelis – abbiamo deciso di sostenere con un premio da 10mila euro, una competizione tra 30 startup in early stage identificate da Ventive, società di investimenti per startup, che saranno giudicate da una giuria di esperti in materia di startup, healthcare e venture capital. E’ un modo concreto per avvicinare il settore dell’open innovation a quello dell’healthcare. Ma non è che una delle iniziative che stiamo mettendo in campo e che guardano proprio ai più giovani”. Nei prossimi mesi “daremo vita anche ad una giornata di avvicinamento al mondo dell’imprenditoria sanitaria. Un ‘Open day’ grazie al quale giovani laureati gratuitamente potranno conoscere da vicino il dietro le quinte di una realtà come la nostra, confrontarsi con professionisti del settore, interagire attivamente. Ci sono ancora troppi pochi giovani nel mondo dell’healthcare e vorrei poterli aiutare a conoscere un settore che offre molto spazio a diverse competenze e che permette di acquisire diverse skills su diversi fronti, dal marketing al legal”.
“Non escludo che l’evento possa essere anche l’occasione per un ‘career day’, per questi giovani talenti nel nostro gruppo. Il futuro della sanità è nella tecnologia – conclude De Angelis – nell’innovazione e nella digitalizzazione sempre all’insegna della sostenibilità. Sia per quanto riguarda diagnosi e cura, ma anche e soprattutto per il percorso del paziente, che sarà sempre più personalizzato e sempre più automatizzato. Una rivoluzione nell’approccio alla sanità e non si può fare a meno delle idee, dell’entusiasmo, della visione dei più giovani che hanno scritto nel loro Dna generazionale l’uso delle tecnologie e il valore dell’innovazione”.