I primi bambini della fascia 5-11 anni hanno ricevuto il vaccino Covid all’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. “I bambini non sono giovani adulti, hanno una loro sensibilità e oggi hanno dimostrato di avere grande coraggio anche più degli adulti. Io ho accompagnato i primi 5 al vaccino, mi sono sentito più nonno che medico. Un bambino mi ha regalato un disegno di Babbo Natale e mi ha fatto gli auguri. Una bella emozione” ha detto all’Adnkronos Salute Francesco Vaia, direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, a margine del V-Day pediatrico, la giornata dedicata all’avvio delle vaccinazioni anti-Covid per la fascia 5-11 anni.
“Nessuno – ha precisato Vaia – ha mai detto che il problema è vaccinare i bambini, ma quando è il tempo per farlo. Se mi dicono che immunizziamo i bambini per proteggere gli adulti è sbagliato, mentre si fa per proteggere soprattutto i giovanissimi fragili. Oggi dobbiamo recuperare i 50-60enni che non sono vaccinati e hanno anche grande mobilità, poi arrivare a fare una dose annuale con un vaccino che sia aggiornato ad Omicron”, ha evidenziato il direttore.
“Va bene la mini-proroga varata da Draghi” sullo stato d’emergenza, ha aggiunto, “anche per mantenere la struttura organizzativa messa in piedi e che serve per portare avanti la campagna vaccinale”.