MANTOVA – L’informatica e la programmazione non è solo per l’universo maschile, ma può essere fonte di grande soddisfazione anche per le ragazze. Parte da questo presupposto il progetto “Fab Camp “Ragazze Digitali” che questa mattina ha visto la conclusione della sua 4° edizione.
L’iniziativa esportata nel Mantovano da Unimore è nata 11 anni fa a Modena e sul nostro territorio è promossa e organizzata da PromoImpresa – Borsa Merci con il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità – LTO Mantova, in collaborazione con la Fondazione UniverMantova e con il Corso di laurea di Ingegneria Informatica di UNIMORE – Sede di Mantova, in sinergia con il Politecnico di Milano – Polo territoriale di Mantova, grazie al contributo del progetto “Generare il futuro. Dalla scuola alla città”di cui è beneficiario il Comune di Mantova.
“Siamo molto contenti di presentare oggi la chiusura della 4° edizione di questo progetto che abbiamo importato dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – spiega Nicoletta Perini responsabile progetti e formazione di Promoimpresa – Borsamerci Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona – Mantova – Pavia – anche quest’anno c’è stata una grande partecipazione, oggi lo spazio era tutto dedicato alle ragazze che hanno presentato i loro lavori perchè le protagoniste sono loro. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di avvicinarle al mondo dell’informatica sviluppando delle competenze nelle materie stem, vale a dire Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica”.
L’iniziativa, realizzata all’interno di Fondazione UniverMantova ha avuto l’obiettivo di avvicinare le ragazze al mondo dell’informatica, della programmazione e della fabbricazione digitale puntando su un approccio coinvolgente e divertente.
39 le ragazze provenienti da 12 scuole di Mantova e provincia (Manzoni di Suzzara, dallo Strozzi, dal Pitentino, dal Fermi, dal Galilei di Ostiglia, dal Gonzaga di Castiglione D/S, dal Virgilio, dal Greggiati di Ostiglia, dal G. Romano-Dal Prato (Mantova e Guidizzolo), dal Sanfelice di Viadana, dall’Arco-Este, Falcone di Asola, dal Mantegna) che quest’anno hanno partecipato all’iniziativa e che, divise in due gruppi, durante le 40 ore di lezione hanno seguito due percorsi paralleli che hanno previsto attività di introduzione alla programmazione e allo sviluppo di videogiochi interattivi attraverso il linguaggio Python o attività di fabbricazione digitale attraverso tecnologie making e realizzazione di progetti pop up di diverso genere.
“E’ un bellissimo percorso – ha commentato Adriana Nepote, assessore all’università del Comune di Mantova – che cerca di coinvolgere le ragazze al mondo delle materie stem attraverso una formazione informale, quasi divertendosi, si possono avvicinare a tutte quelle discipline che spesso sono viste più maschili. Con questo progetto vogliamo dare loro la possibilità di capire e conoscere ambiti che possono diventare parte del loro percorso di studi, ma anche far capire che hanno esattamente le stesse possibilità o anche di più dei loro colleghi maschi”.
Divise in gruppi trasversali ai diversi Istituti di provenienza, le ragazze hanno presentato con entusiasmo i prodotti ideati e realizzati durante il percorso.
VIDEOGIOCHI
5 gli entusiasmanti videogiochi ideati, programmati e presentati dai gruppi:
-Gruppo Minestrine con il progetto “Barbiefly”, un clone di Flappy Bird a tema Barbie!
Membri: Antonella Tommasi, Ayesha Khaliq, Gurkirat Kaur, Lorena Lupu, Alessia Sirotencu.
-Gruppo Nuggets con il progetto “Radioactive Goose”, un’oca zombie che esplora la foresta di Chernobyl e affronta diverse sfide per arrivare a vendicarsi del fastidiso bambino mutante che ha disturbato il suo sonno eterno.
Membri: Valeria De Piccoli, Maria Elena Pelà, Nor Es sadeqy, Annachiara Amadessi, Alessia Formigari.
-Gruppo Le Piadine con il progetto “Dragonaut”, un drago spaziale vola nel cosmo in cerca di gemme evitando meteore e mostri fino a raggiungere il mago che custodisce il tesoro di gemme più grande dell’Universo.
Membri: Ilaria Valieri, Emily Sermidi, Giulia Brombini, Chiara Variati, Matilde Negri.
-Gruppo Pizza margherita con il progetto “The Golden Pizza”, il Gatto con gli Stivali deve completare diverse missioni, tra sfide con avversarsi temibili e paesaggi avversi, per ottenere la Pizza D’Oro.
Membri: Harsimran Kaur, Simranjit Kaur, Bhavneet Sharma, Lina Berouila.
-Gruppo Bacon con il progetto “Baconator / la rivolta dei petauri”, una fetta di bacon supera diverse difficoltà per potersi friggere in santa pace!
Membri: Chiara Bigi, Aleksandra Leshi, Camilla Antonia Esposito.
POP UP
7 i gruppi dediti all’utilizzo di tecnologie making per la realizzazione di progetti pop up di diverso genere. L’obiettivo è stato quello di utilizzare la tecnica dello storytelling applicata al macchinario Scancut per la realizzazione di progetti interattivi dal disegno vettoriale alla produzione vera e propria.
-Gruppo Le detective con il progetto “L’assassinio di Oscar”, un giallo ambientato in un contesto storico e che ruota attorno all’indagine sull’omicidio del protagonista, legato a questioni ereditarie. Pop-up a fisarmonica.
Membri: Sofia Rinaldi, Alessia Pasotti, Francesca Magotti.
-Gruppo Follettine con il progetto “Nilo il Fuggitivo”, narra di un ragazzo che litiga con la propria famiglia e intraprende un viaggio fisico e interiore. Incontra una famiglia di conigli che lo fa riflettere sull’amore ricevuto, spingendolo a tornare a casa. Pop-up multisfondo.
Membri: Nicole Colasi e Alice Truncellito.
-Gruppo ZD con il progetto “Another POV”, racconto dal punto di vista di Luca, che dopo un incidente si ritrova sulla sedia a rotelle e affronta le difficoltà causate dalle barriere architettoniche. Pop-up dinamico e interattivo.
Membri: Zara Panarelli e Denise Troni.
-Gruppo NAFY con il progetto “Un viaggio inaspettato”, storia di un imprenditore con pregiudizi verso la cultura marocchina, che dopo un viaggio riesce ad apprezzare una realtà diversa dalla propria. Pop-up multiscenario.
Membri: Nassima Aboulmajed e Fatimae Sayouti.
-Gruppo ART ATTACK con il progetto “Amore tragico”, storia d’amore ambientata ai giorni nostri, che porta a riflettere sulle decisioni che prendiamo e sui rischi connessi alle nostre scelte. Pop-up multisfondo centrato.
-Gruppo Gas con il progetto “Il sogno dei rimpianti”, racconta la storia di un ragazzo che desidera cambiare vita, ma si ritrova solo e senza possibilità di tornare indietro. Pop-up dinamico e interattivo.
Membri: Sara Visioli, Ariel Tomirotti, Giulia Nardi.
-Gruppo Poker face con il progetto “Senza nome, senza maschera”, una storia che invita a riflettere sui volti autentici e sulle maschere presenti nella società odierna, conducendoci a una riflessione sul nostro vero io interiore. Pop-up in apertura della pagina, rilegato con il metodo giapponese.
Membri: Romaisae Rhanine e Elisa Anna Dama.
Il Fab Camp, interamente gratuito, è stato realizzato in stretta sinergia con il progetto “Formazione e Lavoro” finanziato dal sistema camerale con l’aumento del 20% del diritto annuale – anni 2023/2025 e con il progetto “Laboratori per le transizioni e l’occupabilità” sostenuto dal bando “Emblematici Maggiori 2022” di Fondazione Cariplo.