Accesso al Porto Valdaro, la Provincia candida a bando europeo il cofinanziamento dei progetti

MANTOVA – La Provincia di Mantova punta sul bando “2020 CEF Transport Map call”: con decreto del presidente Beniamino Morselli è stato dato, infatti, il via libera alla candidatura di progetti che riguardano le infrastrutture di accesso al porto di Valdaro. Al bando, del valore totale di 200 milioni di euro, pubblicato alla metà di dicembre dello scorso anno dall’Agenzia Inea della Commissione Europea, sono state candidate le progettualità che hanno maggiori possibilità di essere realizzate perché già sottoposte a studi di fattibilità e perché presentano una sostenibilità economico – finanziaria. Il bando si rivolge a progetti che puntino a “ridurre i colli di bottiglia, migliorare l’interoperabilità ferroviaria, costruire collegamenti mancanti”.

Il bando finanzia pertanto solamente studi (progetti) e non opere e in caso di approvazione la Provincia concorrerà con risorse proprie fino a 500.000 euro.

Il porto di Valdaro, come noto, si colloca all’incrocio di due corridoi transeuropei: il corridoio scandinavo-mediterraneo sull’asse nord-sud e il corridoio Mediterraneo che è il principale asse est-ovest della rete TEN-T a sud delle Alpi ed è catalogato nella rete TEN-T come nodo centrale nel corridoio Mediterraneo. Il Porto di Mantova Valdaro è catalogato come porto internazionale secondo l’accordo ONU-UE ratificato dallo Stato Italiano e rappresenta il terminal del Canale Navigabile Fissero Tartaro Canal Bianco Po di Levante compreso fra le Vie Navigabili del Sistema Idroviario Padano Veneto di preminente interesse nazionale. La Provincia, come Autorità portuale, persegue lo sviluppo infrastrutturale del porto finalizzato all’integrazione tra le differenti reti di trasporto mediante l’individuazione e il potenziamento di efficienti nodi di scambio intermodale (gomma – ferro – acqua) e delle relative infrastrutture per raggiungerli.

Nella candidatura al bando, sono inserite le seguenti progettualità:

Urbanizzazione del 3° lotto del porto e della viabilità interna nell’area a est e a sud della darsena portuale. In tale area si prevede la progettazione preliminare definitiva ed esecutiva do importanti opere opere: manufatti funzionali alla formazione delle dotazioni necessarie per la gestione del ciclo integrato delle acque; consolidamento dei piazzali; impianti di illuminazione; strade interne al porto; bacino di carenaggio per la manutenzione e costruzione di navi di V classe CEMT; verticalizzazione delle sponde con la formazione di banchine per circa 700 metri; viabilità interna compreso il collegamento stradale con il futuro piazzale di sosta autostradale previsto dalla A22; progetti delle contro rotatorie dei varchi di ingresso al porto da Nord e da Est

Piattaforma ferro-gomma “Olmolungo” connessa al raccordo ferroviario Frassine/ Porto di Valdaro nell’area della Z.I. di Mantova Valdaro. La prevista piattaforma di retroporto, già inserita nel P.T.C.P. in quanto infrastruttura strategica per lo sviluppo dell’area, attualmente in fase di revisione per quanto attiene l’esatta ubicazione (nell’ambito della procedura di adeguamento del PTCP-2019 al PTRLR 31/2014) e anche dal Piano del Sistema dell’Intermodalità e della Logistica della Lombardia. Si prevede in particolare: la creazione di una piattaforma attrezzata destinata ad assolvere due funzioni principali: interscambio ferro-gomma, ed eventuali servizi logistici connessi, a servizio del distretto logistico-produttivo mantovano collegato al porto; lo studio dell’inserimento ottimale della piattaforma nell’area produttiva di Valdaro. La stessa piattaforma sarà accessibile dalla viabilità statale (SS 482) e provinciale (SP 28 e 30) oltre che dalla rete ferroviaria; Area operativa Intermodale di circa 9,5 ha, attrezzata con: una fascia di carico/scarico di larghezza circa 88 m, con pavimentazione rigida a lastra in c.a., attrezzata con modulo da n. 3 binari da 950 m., da predisporre per l’inserimento di rotaie per gru; due fasce laterali di stoccaggio di larghezza circa 30 m ciascuna, con pavimentazione flessibile; un’area operativa RO.LA., di circa 4,5 ha, attrezzata con: una fascia di carico (salita/discesa dei TIR dalle testate, o carico laterale di trailers), di larghezza circa 40 m, con modulo di n. 2 binari oltre a n. 2 binari di servizio, con pavimentazione flessibile alle testate; Un’area di sosta e servizi, con pavimentazione flessibile. Una zona dedicata all’intermodale, attrezzature e Impianti per merci ADR e una zona dedicata ai carri frigo a temperatura controllata; Una zona dedicata al traffico diffuso, fabbricati e attrezzature.

­Quarto Lotto del porto (zona Ovest) di mq. 41.065 è l’area pianificata all’interno del piano regolatore portuale e dal PGT del Comune di Mantova posta attualmente a quota campagna m. 22 s.m.m. Il progetto deve prevedere l’abbassamento a quota di porto dell’intero lotto posto a Ovest del perimetro portuale delimitato a Sud dall’idrovia Fissero Tartaro ed a Est a confine con l’area del porto in particolare: si prevedono banchine di carico scarico; piazzali per la logistica; opere di urbanizzazione viabilità, illuminazione, impianti per la gestione del ciclo integrato delle acque; Piste ciclabili pertinenti al porto; Completamento anello ferroviario raccordo Frassine/Valdaro

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