MANTOVA – Sono arrivati i primi 2 autobus completamente elettrici di Apam, saranno impiegati in centro sulla linea del CC circolare. A questi se ne aggiungeranno altri 2 nel 2025 e 5 ad idrogeno che consentiranno, invece, di coprire distanze più lunghe. E’ la prima fase di un progetto di progressiva elettrificazione del trasporto pubblico, finanziato con fondi del Pnrr. Questa mattina la presentazione.
“Apam ha colto tutte le opportunità che gli si sono presentate per migliorare i propri mezzi – spiega il presidente Medardo Zanetti – prima il passaggio al metano, poi all’elettrico, quello di oggi è un grande passo che ci porterà all’idrogeno”.
“E’ un giorno positivo per Mantova – ha detto Claudio Garatti, Amministratore Delegato Apam – i due autobus sono totalmente elettrici, verranno ricaricati con energia totalmente rinnovabile grazie all’impianto fotovoltaico di Apam installato nel 2013 e il sistema di accumulo per cui possiamo dire che è un ciclo virtuoso”.
“Questi due mezzi sono i primi 2, poi ne arriveranno altri due e poi quelli ad idrogeno, con questo la flotta di Apam, tra le più all’avanguardia d’Italia si arricchisce di altri mezzi sempre più ecologici che gireranno in centro e saranno a inquinamento zero, silenziosi e moderni” conclude Iacopo Rebecchi, assessore viabilità e mobilità sostenibile.
Se un autobus tradizionale costa dai 300 ai 350 mila euro, un autobus elettrico costa il doppio, da aggiungere poi ci sono le colonnine di ricarica ad alta potenza, la durata delle batterie. Certo è che in questo caso il ricambio del parco mezzi si allungherà, perchè se prima venivano acquistati 15 autobus, adesso se ne prenderanno 7 all’anno. “E’ un impegno importante – sottolineano da Apam – ma non ci si può fermare e dobbiamo andare sempre di più verso un trasporto più amico dell’ambiente”.
CARATTERISTICHE DEI NUOVI MEZZI
I nuovi mezzi sono Iveco Eway, classe I con lunghezza 9,5 metri e pianale integralmente
ribassato, con motore a trazione elettrica e batterie al litio da 290 kWh, in grado di garantire un’autonomia di 220Km in condizioni standard e una capienza di 62 posti di cui 16 a sedere. I bus elettrici saranno dotati di postazione carrozzina disabili e di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS, Advanced Driver Assistance Systems), tra i quali il riconoscimento automatico dei pedoni, con particolare riferimento agli angoli morti nelle manovre a bassa velocità, infine le sospensioni intelligenti offrono stabilità e adattabilità al percorso attutendo i movimenti di rollio e beccheggio in curva e frenata.
“I nuovi bus sono garantiti per 220 km di autonomia saremmo contenti se ne facessero 180 – commentano in Apam – questo ci garantirebbe di coprire un turno dalle 7 alle 19”. Per ricaricare nessun problema Apam ha già le colonnine e in due ore il mezzo può tornare su strada. Incognita ancora sulla durata delle batteria, dovrebbero essere 10 anni, ma di autobus elettrici di 10 anni non ce ne sono ancora per cui sarà tutto da verificare.
PROBLEMA MANCANZA DI PERSONALE E INCOGNITA RISORSE
Siamo sotto organico di 15-20 autisti – spiega il presidente dei Apam – attualmente abbiamo 265 autisti Apam assunti e altri 7-8 in subappalto”.
“Abbiamo anche 4 Academy – aggiunge l’amministratore delegato – una a Mantova, una nel viadanese, una nell’alto mantovano e una nel basso mantovano, ma sono pochi coloro che finito il percorso restano in azienda, molti si rendono conto che non fa per loro e mollano”.
Dal punto di vista delle risorse c’è ancora molta incertezza “dobbiamo vedere cosa succede in ambito generale nell’intero paese – dice l’Ad Garatti – prevederlo è ancora difficile anche perchè i trasporti sono messi a dura prova. Noi riteniamo che l’attuale livello di attività possa essere garantito anche nel 2025”.