Bonetti (Azione) ” Vogliamo un’Europa più vicina all’Italia. Da rivedere politica industriale e green deal”

MANTOVA – Incontro con la cittadinanza questa sera per Elena Bonetti candidata alle Europee di Azione a confrontarsi con i cittadini insieme a lei il vicesegretario e portavoce di Azione, Mariastella Gelmini.
“A te il microfono”: questa la modalità scelta per il confronto dove sono stati i cittadini a fare domande, invece si rimanere al ascoltare.
Ma qual’è l’idea di Europa di Azione?
“Un’Europa che deve confermare la sua unità che deve diventare una grande potenza altrimenti saremmo schiacciati da Russia e Cina da una parte e gli Stati Uniti che se guidati da Trump vedrebbero indebolita la presenza di alleanza con l’Europa dall’altra – commenta la candidata Elena Bonetti – abbiamo bisogno di un’Europa che gestisca in modo unitario e condiviso il tema della difesa comune, della politica estera comune, ma anche che sappia investire con un piano industriale che sappia sostenere le imprese italiane. Da rivedere il Green Deal, e un’Europa che investa in competitività per il commercio, penso all’agricoltura e sanità con investimenti comuni a livello europeo”.
E’ di qualche ora fa la dichiarazione di Calenda  sul fatto che sia pronta una proposta di legge sulla rigenerazione urbana, cosa vuol dire?
“Noi abbiamo la necessità di rigenerare i luoghi delle comunità, la rigenerazione urbana è un punto chiave importante, per ridare vita ad aree periferiche con servizi adeguati – spiega Bonetti – io quando ero al Governo ho fortemente voluto che ci fossero forti investimenti per gli asili nido in tutte le regioni e in tutti i territori perchè altrimenti svuoti i territorio delle eccellenze. Serve però un piano di investimento europeo che non può certo essere quello delle “case green” che tutte le opposizioni hanno votato, che vorrebbe dire 600 miliardi di euro per le famiglie o per lo Stato che non si sono e che sarà un nulla di fatto. Invece possiamo portare avanti una seria riqualificazione. La capacità di spesa che sta mettendo a in campo il Governo Meloni non è all’altezza della sfida che abbiamo”.
A supporto della candidatura di Elena Bonetti a Mantova è arrivata anche Maria Stella Gelmini.

Ampio e variegato il programma di Azione, ma qual’è il punto più importante?
“Il punto più importante per la Lombardia è sicuramente rappresentato dall’economia, dalla competitività e dalla crescita – commenta Mariastella Gelmini – questo è un territorio che ha tante eccellenze con un tessuto di piccole e medie imprese molto vitale, ma non sempre l’Europa ha fatto gli interessi dell’Italia, non sempre ha difeso la qualità delle nostre produzioni agricole, il nostro made in Italy, la transizione ecologica è stata spesso ideologica e quindi c’è bisogno come ha detto Mario Draghi di una politica industriale comune e di una politica industriale che difenda gli interessi dell’Italia, noi ci candidiamo a rappresentare questo per difendere il tessuto di piccole e medie imprese. Su transizione ecologica, agricoltura, eccellenze del territorio l’Europa deve essere più vicina all’Italia e più rispettosa degli investimenti in qualità“.
Per quanto riguarda le riforme istituzionali del Governo Meloni impossibile non fare un riferimento al premierato. “Noi condividiamo l’obiettivo ma non il metodo, il come in questo caso è pieno di errori – conclude la Gelmini – noi abbiamo scelto il modello del cancellierato tedesco un modelle che dove è stato applicato ha rafforzato i governi. Il premierato riduce i poteri del Presidente della Repubblica, ma di fatto non rafforza il premier perchè introduce un secondo premier che avrebbe di fatto più poteri del primo senza essere stato eletto, insomma, un gran caos”.

 

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