MANTOVA – Tante le celebrazioni, tra ieri e oggi, anche in Provincia per la ricorrenza del 4 novembre, festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.
Ad Ostiglia, il sindaco Luciano Barberio e una rappresentanza delle forze dell’ordine locali, hanno deposto due corone: una al monumento in onore dei carabinieri, una seconda presso la lapide in ricordo dei caduti che si trova nell’atrio di palazzo Bonazzi. Agli eventi hanno presenziato alcune classi delle scuole Primarie, ma anche diversi cittadini. Sono stati inoltre intonati il “silenzio” e l’Inno Nazionale, a cura della Corale Verdi.
A Roncoferraro le cerimonie di deposizione delle corone si sono tenute in due giorni, visto che tante sono le frazioni sul territorio comunale. Nel capoluogo le celebrazioni hanno avuto luogo ieri, 3 novembre, ma il grosso delle cerimonie si sono tenute oggi, presso i monumenti ai caduti: presenti il sindaco Sergio Rossi e l’assessore alla Cultura Roberto Archi, oltre ad una rappresentanza dei carabinieri della locale stazione. A Barbasso e Governolo hanno presenziato i bambini delle scuole Primarie.
La Giornata dell’unità d’Italia e delle forze armate è stata celebrata a Casaloldo con un duplice appuntamento. Domenica 3 novembre, dopo la Messa per i Caduti di tutte le guerre, si è svolto il corteo al Monumento con l’accompagnamento della banda di Castel Goffredo, seguito dal discorso ufficiale del Sindaco Emma Raschi e dalla posa della corona d’alloro. Poi i Combattenti e reduci hanno offerto un aperitivo tricolore ai musicisti e ai cittadini presenti. Lunedì 4 novembre protagonisti sono stati i bambini e le insegnanti della Primaria e dell’infanzia che hanno letto frasi di grandi personaggi di pace e hanno intonato assieme l’inno di Mameli e Give peace a chance. Presenti il Sindaco e il presidente dei Combattenti, Gian Agazzi, che hanno ricordato il grande valore della pace.
A Castiglione, si è tenuta una celebrazione ieri, presso il Famedio, alla presenza, tra gli altri, del vicesindaco Andrea Dara, degli assessori Giovanni Grasso e Massimo Lucchetti, e di una rappresentanza delle forze dell’ordine locali, oltre alle associazioni, come quella degli Alpini.