MANTOVA – Dopo le firme dal notaio per mettere nero su bianco il passaggio delle quote di maggioranza di Setti, il presidente Filippo Piccoli ha incontrato i giornalisti per spiegare le tappe di questo percorso intrapreso ormai un anno fa. Come anticipato nel pomeriggio, Piccoli ora è socio unico di maggioranza con il 93% delle quote, il rimanente 7% al momento resta invariato e quindi in mano ai soci di minoranza mantovani.
La prima parte del percorso di Piccoli, al fianco di Setti, però è terminato con la retrocessione, avvenuta il 13 maggio scorso. Le lacrime e poi la rinascita. “Ero sotto un treno e il 14 maggio ho chiamato subito Botturi. Mai avrei pensato che potesse accettare la nostra proposta. Eravamo un club di Serie D. Da quando è arrivato al Mantova le cose sono cambiate rapidamente. Ha fatto tutto lui. Io non ho fatto nulla. Stiamo facendo un ottimo lavoro e sono sicuro che sta nascendo un percorso importante. La nostra ambizione è quella di riportare in alto il Mantova. Anche all’esterno si avverte una percezione differente del Mantova”. Sul mercato: “Boturi ha un budget, abbiamo ancora possibilità di fare delle operazioni e come ha detto il mister attenderemo per vedere dove può migliorare ancora la squadra”.
Piccoli non si ferma qui e parla anche di stadio: “E’ un percorso lungo, lo sappiamo, ma con il Comune ci siamo già incontrati qualche settimana fa e ci vedremo dopo il mese di agosto. Impossibile pensare ad uno stadio nuovo. L’obiettivo è quello di sistemare il Martelli. Ma ripeto – conclude Piccoli – sarà un percorso lungo”.
Intanto la società ha comunicato che gli abbonati sono saliti a 1308. Superate anche le previsioni annunciate alla viglia dell’inizio della vendita delle tessere. Ora l’asticella si sposta e l’obiettivo è quello di arrivare a 2000.