MILANO – Presidio contro l’invasione dei cinghiali questa mattina a partire dalle ore 9.30 in piazza Duca d’Aosta, davanti a Palazzo Pirelli.
Migliaia gli agricoltori e allevatori di Coldiretti provenienti da tutta la Lombardia che sono scesi in piazza insieme al presidente regionale Gianfranco Comincioli, per denunciare un’emergenza fuori controllo che sta provocando problemi sanitari, sociali, economici e ambientali. Tra loro anche una delegazione di Coldiretti Mantova
“Abbiamo avuto una buona adesione dei nostri soci – commenta Fabio Mantovani, presidente Coldiretti Mantova – e questo, nonostante stia facendo bel tempo dopo due mesi di pioggia, quindi vuol dire che il tema è sentito e la preoccupazione è tanta. Siamo scesi in piazza perchè fino ad oggi abbiamo visto pochi riscontri sul territorio e pensiamo che Regione Lombardia debba trattare questa situazione come straordinaria, abbiamo bisogno di vedere e sentire la presenza dello Stato che deve tutelarci perchè i cinghiali non sono più solo un problema agricolo, ma sociale”.
“Ero quasi abituato alle incursioni di nutrie, volpi, tassi, corvi, dall’anno scorso devo fare i conti anche con i cinghiali – spiega Diego Amista, agricoltore di Motteggiana –. Se lo scorso anno sono riuscito a sostenere i danni, quest’anno hanno iniziato a farsi pesanti in particolare sui campi di mais appena seminati: la Provincia di Mantova ha accertato i danni, ma il ristoro che riceverò non terrà conto della perdita di resa che comporta una seconda semina e comunque resta l’incognita di cosa accadrà alle piantine nella fase di crescita, esposte alla voracità dei cinghiali”.
In piazza accanto agli agricoltori e agli allevatori anche i sindaci, che denunciano i problemi ambientali e di sicurezza pubblica come il primo cittadino di Bozzolo, Giuseppe Torchio
” Io come altri amministratori siamo scesi in piazza perchè la situazione è fuori controllo – commenta Torchio – c’è allarme per la Peste suina che è già arrivata nella nostra regione, non è un problema di sterminare queste specie, ma di controllo e contenimento altrimenti mettiamo a rischio l’intera filiera. E’ un problema bipartisan che non si basa su questioni ideologiche e etiche, ma economiche e di sicurezza, vale per i cinghiali e vale per le nutrie, ora ci sono provvedimenti per il contenimento, bisogna metterli in pratica”.
“In questi anni – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi intervenuto alla manifestazione insieme al Presidente Attilio Fontana – Regione Lombardia ha fatto di più e meglio di tutti per contenere la fauna selvatica invasiva e in particolare i cinghiali. Nelle prossime settimane adotteremo il piano straordinario che nei fatti è già concretamente attuato, a partire da 3 ordinanze operative firmate dal governatore Fontana”.
“I dati – ha aggiunto Beduschi – ci dicono che dal 2021 a oggi la capacità di contenere i cinghiali è più che raddoppiata e 3 anni e mezzo ha raggiunto i 46.000 abbattimenti, ma è anche vero che dobbiamo scontrarci con sacche di resistenza da parte di alcune province che, pur finanziate da Regione per prevedere attività di controllo anche attraverso aziende private, di fatto possono decisamente fare più e meglio.
“La protesta di Coldiretti che ha deciso di scendere in piazza sotto il Palazzo del Consiglio Regionale, certifica il fallimento della destra che governa la Lombardia anche sulle politiche agricole, che spaziano dai mancati ristori alle inefficaci azioni di contenimento della fauna selvatica – ha risposto il consigliere regionale del PD Marco Carra, capogruppo in Commissione Agricoltura – presente al presidio. La Regione ha completamente fallito sul tema della peste suina africana, anche per questo siamo in piazza a fianco di Coldiretti, per chiedere a Regione di non sottovalutare un virus che durerà anni. Abbiamo il dovere di mettere in salvaguardia gli allevatori e la filiera”, conclude Carra.