Consiglio regionale, la mozione sulla discarica di Marmirolo rinviata in Commissione Ambiente

Paola Bulbarelli oggi in Consiglio Regionale

La mozione sull’iter autorizzativo per la realizzazione della discarica per rifiuti contenenti amianto nel Comune di Marmirolo, che doveva essere discussa oggi in Consiglio regionale, viene rinviata in Commissione.
Il consigliere di FdI Paola Bulbarelli che l’aveva presentata ha spiegato così la decisione: “In accordo con l’Assessore all’Ambiente e al Clima Giorgio Maione, la mozione sarà ulteriormente approfondita nella commissione competente. Sarà mia premura sollecitare il presidente di calendarizzare la mozione il più presto possibile invitando anche l’Assessore”.
“È doveroso approfondire in tutte le sue sfaccettature la questione di questo iter istruttorio e la particolarità di questo sito, individuato nel territorio del comune di Marmirolo per la realizzazione di una discarica d’amianto, che ricade sopra la falda acquifera, caratterizzata da elevata permeabilità e vulnerabilità all’inquinamento”, aggiunge Bulbarelli.
Comprendo la preoccupazione del territorio, ricevo sollecitazioni da tutte le parti, istituzioni e cittadini, perché, oggettivamente, il progetto in corso appare: in contrasto con il principio di precauzione; in contrasto con il principio di prossimità: la normativa europea e nazionale in materia di gestione dei rifiuti stabilisce infatti che i rifiuti debbano essere smaltiti quanto più vicino possibile al luogo di produzione, per ridurre i rischi connessi al trasporto e favorire una gestione sostenibile e sicura. Ancora, in termini di pianificazione regionale: la localizzazione degli impianti di smaltimento deve essere definita in base ai bacini territoriali di produzione e non in modo casuale o opportunistico; una discarica come quella proposta a Marmirolo, situata a meno di 10 km dal confine regionale rischia di diventare polo di conferimento extra-regionale, con aumento dei flussi di trasporto”, continua il consigliere regionale che conclude: “Senza dimenticare gli indirizzi comunitari in materia di tutela delle acque e protezione del suolo e gli indirizzi europei in materia di protezione di specie e habitat a rischio attraverso la creazione della rete Natura 2000, che includono le Zone di Protezione Speciale, i Siti di Importanza Comunitaria e le Zone Speciali di Conservazione”.
Il documento chiede inoltre il rafforzamento della tutela dei prati stabili, prevedendo specifiche misure vincolanti di salvaguardia all’interno del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.

CARRA: “DALLA DESTRA NESSUNA VOLONTA’ DI RISOLVERE LA VICENDA E BLOCCARE LA PRATICA”

“Era talmente urgente la mozione di Fratelli d’Italia che è stata ritirata e rimandata alla Commissione competente. Questa è l’ulteriore dimostrazione che non c’è la volontà di risolvere questa vicenda come il territorio richiede e vorrebbe”. A dirlo il consigliere regionale del Pd Marco Carra.
“Siamo ancora in ballo, dunque, con la sospensiva, che non garantisce nulla, ma semplicemente protrae la pratica per un lasso di tempo, fino a quando potrà tranquillamente essere ripresa. Noi insisteremo nella battaglia per bloccare immediatamente e in modo irreversibile la procedura per la realizzazione di questa discarica poiché esiste un problema di inquinamento delle falde acquifere e ci sono le osservazioni presentate dal Comune di Marmirolo e dai Comuni limitrofi, Confagricoltura, Coldiretti, dall’associazione dei Prati Stabili, dai vari Comitati dei cittadini, dal Partito Democratico di Marmirolo, Sinistra Italiana e dal Raggruppamento dei Carabinieri del reparto Biodiversità di Verona: tutti chiedono di bloccare definitivamente questo iter” prosegue il consigliere regionale.
“Per questi motivi continueremo in Aula, nelle Commissioni competenti, così come nel territorio, a batterci perché questa procedura venga bloccata in modo definitivo. Non se ne può più di questi atteggiamenti dilatori che fanno perdere tempo, che non affrontano il problema e tanto meno lo risolvono” conclude Carra.