Dopo la Danimarca, visoni positivi al Covid anche in un allevamento lombardo: l’on. Zolezzi chiede l’intevento del Ministero della salute

Visoni positivi a una variante mutata del nuovo Coronavirus anche in un allevamento lombardo. L’allarme viene lanciato dall’onorevole del M5S   Alberto Zolezzi che chiede l’intevento dell’intervento del Ministero della salute.
“Ho depositato un’interrogazione presso il Ministero della salute in seguito a notizie che riportavano l’abbattimento di milioni di visoni in Danimarca. Visoni risultati positivi a una variante mutata del nuovo Coronavirus (SARS COV2) già trasmessa a 514 umani in quella nazione e che potrebbe determinare l’inefficacia dei vaccini umani contro il SARS COV2 in corso di sperimentazione –   dichiara Zolezzi -.  Una situazione, questa, che purtroppo tocca anche noi, da vicino. Infatti, leggendo la documentazione fornita da Lav sono state riscontrate positività al SARS COV2 di visoni in un allevamento lombardo, insieme a situazioni con misure igieniche non adeguate in altri allevamenti dello stesso tipo che potrebbero portare a contagi fra specie (operatori senza mascherine e guanti). In Italia sono presenti circa 60.000 visoni negli 8 allevamenti attivi (3 in Lombardia nelle province di Brescia, Cremona; 2 in Veneto nelle province di Padova, Venezia; 2 in Emilia-Romagna nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna; 1 in Abruzzo, in provincia de L’Aquila)».
E’ la stessa Lega a rivelare la presenza di 2 esemplari positivi al SARS-CoV-2, prelevati nel mese di agosto, dai visoni di un unico allevamento. Dalle informazioni acquisite si presume che l’allevamento focolaio sia per l’appunto localizzato in Lombardia, dove sono presenti due strutture in provincia di Cremona e una in provincia di Brescia per un totale di quasi 40.000 visoni. Questo dato oggettivo conferma, dunque, la presenza del coronavirus SARS-CoV-2 anche tra i visoni allevati in Italia.”
“I cittadini – aggiunge Zolezzi – hanno diritto di conoscere i rischi, anche se potenziali, di maggiori esposizioni al virus SARS-CoV-2. Ciò nonostante il Ministero della Salute (così come le Regioni) non ha ritenuto opportuno dare seguito alle richieste della Lav, avanzate dal mese di maggio, di attuare uno screening rigoroso che prevedesse almeno lo svolgimento di test diagnostici su tutti i visoni che per qualunque ragione, anche senza sintomi ascrivibili all’infezione da SARS-CoV-2, muoiono in allevamento. Questo è il protocollo avviato invece dall’Olanda, così come poi sta facendo anche la Danimarca, e che ha consentito di individuare allevamenti focolaio. La presenza di animali ammassati, come nel caso di allevamenti intensivi da carne o da pelliccia, può favorire le mutazioni del SARS COV2 e di altri virus, a differenza degli umani, durante il lockdown gli animali continuano a vivere uno vicino all’altro negli allevamenti. “Con questa interrogazione – conclude Zolezzi – chiedo dunque se il Ministro possa fornire dati in merito agli accertamenti veterinari eseguiti nel nostro Paese in merito alla presenza di SARS COV2; se abbia informazioni in merito al passaggio del SARS COV2 da animali a uomo anche in Italia e se si tratti di versione mutata; se intenda stimolare specifici accertamenti sugli allevamenti nazionali da pelliccia e non; se intenda perseguire la chiusura degli allevamenti di animali da pelliccia in Italia e valutare specifici accertamenti sugli enormi allevamenti da carne; e se abbia dati aggiornati in merito alla catena di trasmissione originaria del nuovo Coronavirus”