Il 24% dei mantovani è over 65. Da Regione finanziamenti per invecchiamento attivo

MANTOVA – Ha fatto tappa a Mantova “GenerAzioni in cammino – Radici per il futuro”, serie di incontri nelle sedi delle otto Ats lombarde per promuovere i progetti di invecchiamento attivo di Regione Lombardia. Il tour dell’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini è partito da Voghera, e oggi, sul nostro territorio dove ha presentato i risultati e i percorsi finanziati dalla misura Progetto con-tatto! Percorsi abilitanti l’invecchiamento attivo’ e ‘Terzo tempo’ che promuovono l’invecchiamento attivo e favorisce il patto tra generazioni.
L’obiettivo? Lavorare in sinergia con il territorio per costruire un patto tra generazioni che accolga la sfida alla longevità valorizzando le persone anziane, sempre più risorsa delle comunità.

LA SITUAZIONE ATS VAL PADANA
L’indice di vecchiaia è di 198,7, dunque un poco superiore alla media della Regione Lombardia che si attesta a 182,3. La popolazione over 65 nel Mantovano rappresenta il 24, 7% del totale, divisa tra Alto Mantovano con 22% e Oglio Po con 25,1%. Da un punto di vista demografico i residenti nelle province di Mantova e Cremona al 01/01/2024, da fonte Istat, sono 760.588 di cui poco più del 50% sono femmine (383.563). Gli over 65 sono attualmente il doppio dei bambini e dei ragazzi al di sotto dei 15 anni.
La distribuzione della popolazione residente per ambito mostra come siano più numerosi gli ambiti di Crema, Cremona e Mantova, ciascuno con il 21% dei residenti di Ats. Il residuo 37% è suddiviso nei rimanenti 6 ambiti. La popolazione è leggermente più giovane ad Asola e più anziana ad Ostiglia.

Sempre più significativo appare il ruolo dei ‘Centri per la famiglia’ presenti nell’Ats Val Padana, con 10 hub e 44 spoke a copertura di tutti gli ambiti territoriali e l’integrazione con la ‘Rete del Piano Gap’, nello specifico con le progettualità che promuovono azioni di sensibilizzazione a contrasto del gioco d’azzardo che interessa molto anche le fasce di popolazione anziana e con la ‘Rete delle attività di promozione della salute’.

“Quest’oggi ho avuto modo di confrontarmi – ha dichiarato Lucchini – con gli ottimi esiti della nostra iniziativa regionale sperimentale che, con un investimento di 4,3 milioni di euro, sta promuovendo per la prima volta il valore della longevità come opportunità e che sta innescando un processo culturale che ci consentirà di sostenere buone pratiche e creare infrastrutture sociali per le nostre comunità”.

“Abbiamo voluto investire – ha continuato – su socializzazione e inclusione sociale, sull’autonomia e sul benessere, sulla partecipazione e la cittadinanza attiva lasciando però ai territori la facoltà di immaginare e proporre soluzioni sulla scorta delle loro esigenze per un welfare generativo”.

I PROGETTI DEL TERRITORIO
“A Mantova – ha proseguito Lucchini – ho avuto modo di conoscere due validi progetti: il ‘Progetto con-tatto! Percorsi abilitanti l’invecchiamento attivo’ e ‘Terzo tempo’ della Cooperativa Fiordaliso.

Mi ha molto colpito l’impegno per le attività di aggregazione organizzate nei quartieri della città di Mantova, i laboratori intergenerazionali di alfabetizzazione digitale, le attività di trasporto per accedere al mercato di Mantova, i viaggi e i Tour culturali nelle città limitrofe e le attività culturali organizzate all’interno del Progetto ‘L’arte di prendersi cura di sè’ di Asst Mantova.

“Considero fondamentale – ha aggiunto – valorizzare lo straordinario patrimonio umano e culturale rappresentato dalle persone anziane con i corsi di trasferimento delle competenze di cucina, cucito, orto, rivolti alle comunità locali con un focus particolare sui bambini, giovani, sulle persone con disabilità che frequentano anche i servizi delle coop o delle associazioni che credo sia il modo migliore per mettere al centro una generazione capace di tramandare un esempio di valori e di autenticità ai più giovani”.

Molto significativa poi l’azione dei ‘Custodi sociali’ che ha l’obiettivo di costruire un sistema di prossimità grazie al ruolo del volontariato per contrastare la dimensione di solitudine spesso vissuta dal Caregiver nell’adempimento delle sue complesse funzioni di cura quotidiana.

Decisamente innovativa anche la progettualità di ‘Orto fruttuoso’ con l’installazione di viti, cespuglio di frutti rossi e di lavanda, di un orto a terra dove poter coltivare alcune varietà di ortaggi: uno scambio tra giovani generazioni e over 65 per favorire l’inclusione e il coinvolgimento anche delle parrocchie e degli oratori.

“Il mio apprezzamento – ha concluso Lucchini – è diretto infine ad Ats Val Padana che ha svolto un ruolo di cabina di regia assumendo una funzione di collante tra il livello regionale e quello territoriale con un investimento pari a 196.336 euro di risorse regionali”.