MANTOVA – Febbre alta che spesso arriva all’improvviso, minimo 38, ma con punte anche di 40. Raffreddore e tosse persistente, in alcuni casi anche sintomi gastrointestinali stanno mettendo a letto moltissimi mantovani. E’ l’influenza stagionale che proprio tra fine dicembre e i primi giorni dell’anno dovrebbe raggiungere il picco.
In Lombardia ai primi di dicembre oltre 2 milioni di persone si erano vaccinate con 65mila dosi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma sembra non basti, visto le tante varianti, soprattutto la K, che sembrano aggirare i vaccini con estrema facilità. Al momento la K sembra essere solo più contagiosa, ma non più aggressiva di quella tradizionale.
Guardando i dati riportati dal Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità. Sorveglianza dei virus respiratori in Italia: RespiVirNet. Bollettino del 19 dicembre relativo alla Settimana 2025-50, (dal 08 dicembre al 14 dicembre) l’incidenza nella settimana presa in esame a livello nazionale è pari a 14,7 casi su 1000 assistiti
Andando a guadare l‘andamento regionale l’incidenza in Lombardia è di 15,5 su 1000 assistiti che inserisce la nostra regione da un paio di settimane nel livello di incidenza media. Il virus principalmente riscontrato nei tamponi è quello del tipo A (esottotipi H1 e H3). I mantovani a letto sono circa 7mila. Il due di dicembre erano poco meno di 4mila.Il picco previsto verso fine anno e inizio 2026, un po spostato in avanti rispetto allo scorso anno.
Analizzando le fasce di età più colpite sono i bambini dagli 0-4 anni con 40,2/1000 assistiti, mentre per gli over 65 in Lombardia l’incidente è al 7,8/1000 assistiti.
Dei 205 tamponi pervenuti, 104 (50,7%) è positivo all’influenza A, mentre se si guardano i tamponi fatti in pronto soccorso nell’intera regione sono 480 e l’influenza A è stata riscontrata nel 43,1% dei casi.
Al Pronto Soccorso di Mantova sono stati fatti nel periodo di riferimento 13 tamponi e tutti sono risultati positivi alla stessa variante.
















