Robi israeliana, Layla palestinese: “I nostri figli uccisi ma la pace è possibile“

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – “Israele e Palestina, la pace possibile”: questo il titolo dell’iniziativa che vede protagonista la storia di due madri, una è ebrea e israeliana, l’altra è musulmana e palestinese. I loro popoli si combattono da più di 70 anni. Tutto sembra dividerle. Un evento drammatico, il più doloroso che una madre può vivere, le accomuna: entrambe hanno perso un figlio, ucciso dal “nemico”. Queste due donne dovrebbero odiarsi. E invece sostengono insieme il Parents Circle – Families Forum, l’associazione che riunisce centinaia di famiglie israeliane e palestinesi che hanno subito un lutto a motivo del conflitto israelo-palestinese.
Robi Damelin e Layla Al Sheikh, venerdì sera saranno a Castiglione delle Stiviere per incontrare la cittadinanza e cercheranno di spiegare perchè la pace tra Israele e Palestina è possibile.

L’iniziativa è stata presentata oggi nella sala conferenze del palazzo della Cervetta alla presenza di Sabrina Ricci e Antonietta Bondioli per il gruppo di Castiglione della rete “Donne in cammino per la Pace”, del Presidente della Provincia Carlo Bottani, di Rita Bonizzi coordinatrice per il Coordinamento Donne SPI-CGIL Mantova e Matteo Adami della Caritas Diocesana di Mantova.

“Il nostro movimento è nato come risposta immediata all’appello della rete di Brescia il 27 gennaio 2024 che chiedeva di diffondere la presenza del flash mob “Cessate il fuoco” – spiega Sabrina Ricci di “Donne in cammino per la pace” – il silenzio, il cammino, l’immobilità del corpo, il vestito nero (segno di lutto) e un fascia bianca ( segno di pace) son i segni che ci contraddistinguono. Tra le varie iniziative che promuoviamo c’è l’incontro con queste due donne, Robi e Layla, incontreranno la cittadinanza, ma anche i ragazzi delle scuole che hanno aderito all’iniziativa, il “Falcone” di Asola e il “Gonzaga” di Castiglione. Tra i ragazzi c’è già tanto fermento e per noi è importante che fin da giovani si entri in contatto con questi temi”.

“Siamo rimaste stupite dell’interesse che abbiamo generato, è stata una grande soddisfazione – commenta Antonietta Bondioli di “Donne in cammino per la pace” – abbiamo deciso di camminare, perchè marciare rievoca termini militari, invece camminando in silenzio, si ha tempo di riflettere. Ci hanno chiesto perchè solo donne? Noi non escludiamo gli uomini, siamo noi che abbiamo trovato questa modalità, invitiamo gli uomini a trovare la loro”.

Aderenti all’iniziativa anche il coordinamento donne dello Spi Cgil e la Caritas Diocesana che hanno espresso gratitudine per questa iniziativa fondamentale per spostare l’attenzione non sul conflitto, ma sulla narrazione dalla parte dei civili così come è importantissimo il coinvolgimento dei giovani, “già solo il messaggio della locandina fa trasparire la potenza di questo messaggio”.

Anche il presidente della Provincia Carlo Bottani ha ringraziato di organizzatori: “Quando le donne si mettono in cammino non le ferma nessuno – ha detto il numero uno di Palazzo di Bagno – mi piace molto l’iniziativa e anche il coinvolgimento delle scuole, anche perchè sono le testimonianze dirette la forma di comunicazione che conta di più”.

L’appuntamento con Robi Damelin e Layla Al Sheikh è venerdì alle 21 alla sala della comunità Supercinema di piazza San Giovanni Paolo II a Castiglione delle Stiviere l’incontro sarà moderato da Stefania Bignotti  e Fabian Odeh, cittadino italo-palestinese.