Le Metamorfosi protagoniste al Maca… in attesa di Picasso a Palazzo Te

MANTOVA – Al via oggi al Maca di San Sebastiano il convegno internazionale organizzato da Fondazione Palazzo Te “Metamorfosi: mito antico, pratica contemporanea” tre giornate con al centro le riflessioni artistiche e filosofiche che dalla cultura Cinquecentesca con il mito antico che combina magia e meccanica si sposta dalla metà del Seicento in poi fino ai giorni nostri. L’antico, il moderno, il contemporaneo dialogano tra loro.
” Il convegno è parte integrante della decisione di lavorare per più di un anno sul concetto di metamorfosi – spiega il Direttore della Fondazione Palazzo Te, Stefano Baia Curioni – è un tema tutto interno a Palazzo Te trattato attraverso il mito, la pittura, l’architettura, la musica. E’ un tema molto contemporaneo perchè siamo sempre esposti al cambiamento e anche alla tentazione di provare a resistere. Invece occorre fare amicizia con il cambiamento, che non vuol dire non governarlo, ma governarlo con arte. La riflessione sulla metamorfosi, quindi, è una riflessione sul senso dell’arte e su come l’arte ci aiuta ad avere un rapporto con il mondo. Se noi l’arte la viviamo profondamente diventa un’esperienza da cui possiamo trarre la forza di stare nel cambiamento, accettarlo e contemporaneamente governarlo ed essere parte attiva e creativa, e questo è l’augurio più bello che ci possiamo fare. Questo convegno è dedicato a questo”.

Tra i protagonisti di questa prima giornata di studi Annie Cohen-Solal, curatrice della mostra in programma a settembre Picasso a Palazzo Te e Claudia Cieri Via (Università La Sapienza, Roma) con l’intervento “Dal caos al cosmo. Le metamorfosi di Ovidio e le origini del mondo”.

“Picasso poesia e salvezza è la mostra a Palazzo Te dal 5 settembre al 6 gennaio – commenta i Annie Cohen-Solal, curatrice della mostra in di Picasso – è una mostra attesissima, è una sfida. Perchè andare da Giulio a Pablo? Può sembrare una storia un po strana mettere insieme questi due geni dell’arte, ma invece è un’ottima idea perchè hanno avuto delle vite interessantissime con cambiamenti importanti, con trasfigurazioni, metamorfosi, reinvenzioni di se stessi. E’ una mostra anche impegnata politicamente. Invitare Picasso a Mantova era quindi un’idea bellissima. Al Festival della Letteratura, dialogherò con Nicolò Ammanniti che ha scritto un bellissimo saggio proprio su Picasso “Il tuffo di Picasso”.

“La metamorfosi è un tema che mi appassiona da moltissimi anni spiega – Claudia Cieri Via, docente all’Università La Sapienza di Roma – per cui essere a Mantova e parlare di metamorfosi per me è il massimo. Oggi introduco le metamorfosi come un’opera che lavora sugli elementi impalpabili, con quello che i miti rappresentano concentrandomi sulla luce, la voce, il silenzio partendo dall’opera di Ovidio per analizzare quindi il rapporto con il potere, con le fragilità umane e nei miti oltre al racconto del mito in se stesso, emergono questi aspetti legati alla fragilità dell’essere umano facendo di questo poema ovidiano una testimonianza forte anche della attualità”.

Il programma culturale di oggi si chiude a Palazzo Te con l’opening aperto al pubblico dl percorso “MUTAFORMA” o dell’essere ciò che non è con sculture e installazioni di Dario Moretti.  Per finire con il concerto serale a cura di MantovaMusica  con il Quartetto Adorno (Edoardo Zosi e Liù Pellicciari al violino, Benedetta Bucci alla viola e Francesco Stefanelli al violoncello) e il pianista Sandro De Palma. In apertura nella Sala dei Cavalli verrà eseguito il Quartetto n. 1 di György Ligeti Metamorfosi notturne e a seguire, sotto la Loggia di Davide, il Quintetto per pianoforte e archi di César Franck, tra i più celebri lavori cameristici del compositore belga.

Il convegno Metamorfosi proseguirà domani, sabato 22 giugno e nella mattinata di domenica 23 giugno con altri importanti studiosi e storici dell’arte, tra cui Stéphane Verger (Museo Nazionale Romano), Raffaella Morselli (Università La Sapienza), l’artista londinese Isaac Julien in dialogo con Giuliana Bruno (Harvard University) e Lorenzo Giusti (GAMeC Bergamo) in un focus sull’arte contemporanea. Tutte le informazioni su http://www.palazzote.it