MANTOVA – “Abbiamo lanciato una raccolta fondi per coprire le spese legali e le multe per le azioni di contestazione intraprese quest’anno pria e durante il Food & Science Festival – si legge nella nota diffusa dal Comitato No food No Science – in particolare quella di Palazzo Te, per la quale sono gia’ arrivati avvisi di conclusione indagini a soli cinque mesi dall’accaduto: un fatto che ci fa presagire la volontà, anche in questo caso, di punire politicamente un gesto di disobbedienza. Le gravi conseguenze degli allevamenti e dei macelli sugli animali, sull’ambiente, sulla salute pubblica e i lavoratori sono note quasi a tutti. La speranza e’ che la repressione poliziesca non riesca a fermare una campagna da tanto attesa, che non ha paura di denunciare il sodalizio tra gli enti pubblici e gli interessi di alcuni privati, come gli organizzatori di Food&Science”.
“Denunciamo quindi nel complesso le pratiche ribadiamo, intimidatorie e di abuso di potere da parte delle forze dell’ordine che a Mantova continuano a utilizzare strumenti legali e sanzioni amministrative per fermare un movimento di disobbedienza civile – prosegue il comunicato del collettivo – Vogliamo ribadire il nostro continuo e totale impegno a non farci né fermare né spaventare. Continueremo ad agire contro Food & Science, a fare divulgazione e informazione a Mantova e provincia e a disturbare tutti gli eventi in cui la zootecnia prova a ripulirsi la faccia con la complicità indegna delle istituzioni”.
LE AZIONI DI CONTESTAZIONE
-Il 16 maggio all’alba è stato issato uno striscione sul Comune di Mantova che richiamava le dichiarazioni del sindaco Mattia Palazzi in seguito all’imbrattamento di un quadro di Picasso a Palazzo Te.
-Nel pomeriggio di quello stesso giorno, presidio davanti al Teatro Sociale, dove si stava tenendo l’inaugurazione di Food&Science. Le attiviste sono state fermate ed è stato impedito loro l’accesso.
-Il 18 maggio contestazione in piazza Erbe con letame sulla strada e sui volti delle istituzioni contestate.
-Nel pomeriggio dello stesso giorno presidio davanti alla Questura e corteo per le vie del centro fino a piazza Martiri.