PEGOGNAGA – Due articoli all’odg del consiglio comunale di Pegognaga concernenti il regolamento di contabilità e il rendiconto di gestione dell’esercizio 2024, sono stati rispettivamente approvati all’unanimità, il primo; dalla sola maggioranza, bocciato invece dalla minoranza, il secondo. Ad illustrare entrambi è stata l’assessore al bilancio Manuela Tirelli. «Il regolamento di contabilità – ha spiegato l’assessore – era stato approvato l’ultima volta nel ‘21 per apportare alcune semplificazioni. L’anno scorso, vista la nuova normativa, ne avevamo parlato relativamente alla procedura d’approvazione del Bilancio previsionale e ne era stata fatta una grossa modifica: abbiamo adeguato il Regolamento di contabilità ai nuovi dettami». Tirelli ha sintetizzato la variazione principale proiettando slides nelle quali è evidenziata la concessione di maggior tempo per i consiglieri nell’esaminare il progetto di bilancio, onde evitare d’arrivare troppo a ridosso della data di approvazione. Con le nuove modifiche ai consiglieri sono concessi 30 giorni per esaminare il progetto di bilancio e proporre eventuali emendamenti. Viola Messori capogruppo di RiAttiviamo Pego «Sono modifiche tecniche e debbo dire che siamo soddisfatti. Questa variazione è anche frutto dei tanti nostri suggerimenti di adeguare il regolamento alle necessità pratiche di consultazione del Documento unico di programmazione (Dup). Quindi valutiamo positivamente questa variazione». Conclusione: il nuovo regolamento di contabilità comunale quindi è stato approvato all’unanimità. Tirelli ha poi illustrato il “rendiconto di gestione esercizio 2024”, introducendolo con slides di confronto tra avanzi degli esercizi di gestione di sette anni, dal ‘18, ultimo di amministrazione di centrosinistra in unione con Motteggiana, ai sei successivi tutti di amministrazione laica, il primo dei quali ancora in unione con Motteggiana. Ecco il quadro degli avanzi di amministrazione: da 904.380 euro nel 2018, ai 750.886 del ‘24. Dall’avanzo più alto, 1.444.573 euro, registrato nel ‘19 (ultimo anno di Unione Terre di Zara e Po), al più basso, 676.907 nel ‘21, a quelli pure alti, 1.316.466 € nel ‘20, 1.089.888 nel ‘23. Ancora Tirelli «Siamo arrivati nell’arco dei sei esercizi in esame ad un avanzo fisiologico tra i sette ed ottocentomila euro. La conclusione è: migliore capacità di riscossione; decremento fondi a copertura crediti; efficientamento procedurale». Questo il quadro dell’indebitamento, che si dimostra in discesa: dai 7.075.880 euro del ‘19, ai 6.344.353 nel ‘24. «C’è la possibilità – ha sottolineato l’assessore – entro l’anno di rinegoziare i mutui privati, non invece quello contratto con Cassa Depositi e Prestiti. Ne prenderemo in esame le opportunità. Negli anni passati l’abbiamo colta un paio di volte». Sul Fondo crediti di dubbia esigibilità, il raffronto dei sei anni di amministrazione-Zilocchi presenta queste cifre: euro 2.459.001 nel ‘19, 3.331.603 nel ‘20, 2.843.040 nel ‘21, 3.856.343 nel ‘22, 3.655.384 nel ‘23, 3.122.513 nel ‘24. Tirelli ha ricordato che l’amministrazione ha iniziato già nel precedente mandato la campagna recupero crediti «Grazie alla quale si è giunti a disporre della possibilità di avere più fondi liberi rispetto a quelli vincolati». Viola Messori «Riteniamo il risultato positivo. Ma poniamo alcune perplessità sulla programmazione della spesa in corso. Considerato che al vostro insediamento avete dichiarato che un avanzo di amministrazione alto non è un risultato positivo, ci chiediamo se le stesse dichiarazioni valgono oggi dato che l’avanzo di amministrazione libero risulta elevato». Ha concluso proponendone l’utilizzo per estinguere anticipatamente qualche mutuo. Tirelli ha confermato che in effetti chiudere con un avanzo alto non è notizia positiva, perché degli avanzi risultanti alti non era stata fatta fruizione. Ma le cifre elevate risultano da apporti vari, non dipendenti dalla programmazione. L’accensione dei mutui, ha spiegato l’assessore, consegue all’urgenza di asfaltare strade particolarmente frequentate. A suo parere i fine per l’ente pubblico, non dovendo fare profitti, è sbagliato l’uso degli avanzi amministrativi per estinguere mutui. Per il sindaco Matteo Zilocchi è comunque necessario raffrontare i movimenti di bilancio con le entrate. «Non è sbagliato il suggerimento di estinzione dei mutui – ha concluso il primo cittadino – ma bisogna fare i conti con minori disponibilità finanziarie rispetto al passato quando grazie agli oneri di urbanizzazione c’era maggiore disponibilità di entrate. Dario Gorrieri di RiAttiviamo è intervenuto per ricordare che quando ha ricoperto il ruolo di assessore al bilancio in passato, nei cinque anni di mandato «Ho operato per diminuire il debito. Credo sia stata cosa buona e giusta». A parere di Tirelli oggi la dinamica gestionale di un ente pubblico è assai più complessa e non semplificabile. Ha concluso Zilocchi dicendo che la tempistica di riscossione degli introiti anche non preventivati determina il livello dell’avanzo, ma è cifra non programmabile e non impiegabile in tempo utile. Voto: sì della maggioranza approva, minoranza contraria.
Riccardo Lonardi