Ponte di San Benedetto, l’inizio lavori slitta di 3 mesi. Il via ad aprile 2026

SAN BENEDETTO PO – Non più gennaio ma aprile, slitta di tre mesi l’inizio lavori del secondo appalto del ponte di San Benedetto Po e con esso anche le fine che ora dovrebbe essere prevista per agosto, settembre 2027. Il condizionale è d’obbligo perchè si è ancora “impantanati” nelle tempistiche della burocrazia tutt’altro che agili.
E’ quanto emerso dalla riunione che si è tenuta questa mattina in Comune a San Benedetto Po alla quale hanno partecipato oltre al sindaco Roberto Lasagna, il presidente della Provincia Carlo Bottani affiancato dal Dirigente del Settore Lavori Pubblici dell’Ente Antonio Covino, alcuni collaboratori, il senatore Andrea Paganella (in videoconferenza), i responsabili del Comitato Vogliamo il Ponte Paolo Vicky Lavagnini Manuela Braghiroli , la consigliera di minoranza Luana Grossi e i rappresentanti di Confcommercio, Confartigianato e Confindustria.
“Abbiamo cercato di anticipare tutto quello che si poteva – ha spiegato Antonio Covino, dirigente lavori pubblici della Provincia di Mantova – insieme alla ditta Toto e ai tecnici liguri che seguiranno il progetto abbiamo già contattato tutti gli enti che interverranno in conferenza dei servizi per affinarlo il più possibile e presentare una pre-relazione in Regione, questo ci consentirà di avere una conferenza semplificata e più rapida. La gara è già stata fatta, per cui ci stiamo togliendo tutte quelle tappe che potrebbero rallentare, ma ci sono comunque delle tempistiche per ottenere le risposte”.

Tra le diverse fasi quella a preoccupare di più è la demolizione del ponte in alveo
“Dobbiamo demolire il vecchio ponte in tutta sicurezza – ha spiegato Covino – sicurezza per i lavoratori, per il transito, visto che in questa prima fase il ponte nuovo non sarà chiuso e per il ponte nuovo stesso che non deve essere scalfito. Questa sarà la fase più delicata, poi il resto ci preoccupa meno”.

Dall’ultimo incontro, del 6 dicembre 2024 sono cambiate un po di cose, come le tempistiche, per esempio, nonostante la ricerca di anticipare quanto possibile, infatti, la gara già espletata, la consegna dei lavori dovrebbe avvenire ad aprile e non più a gennaio, come ipotizzato, facendo slittare la chiusura di 130 giorni inizialmente prevista da giugno ad ottobre e la fine dei lavori che da giugno 2027, si sposterà ad agosto, settembre.

BOTTANI “UFFICI DELLA PROVINCIA LAVORANO A PIENO RITMO”
“Ringrazio tutti per il lavoro che state svolgendo e per aver anticipato alcune pratiche che potranno sicuramente aiutare a rispettare le tempistiche. Voglio ringraziare anche il senatore Paganella per essere sempre presente e sempre vicino al nostro territorio, non solo con le parole, ma con i fatti. Fisserei già il prossimo incontro per il 4 dicembre 2025 per fare un ulteriore punto sull’avanzamento dei lavori”.

LASAGNA “PENSIAMO A FINIRE PARTE BUROCRATICA”
“Ora dobbiamo portare a casa tutte queste questioni burocratiche, che sono difficili da fare capire ai cittadini che vengono in Comune a chiedere che fine ha fatto il progetto del ponte, è difficile far capire loro che c’è stato un anno di stop proprio per sbrigare questo iter. Noi ci siamo prefissati di finire i lavori e poi passare al ponte di Ostiglia, per cui abbiamo un incentivo in più per non perdere tempo”.

Preoccupati non tanto per i lavori quanto per la chiusura i rappresentanti delle associazioni di categoria e i sindaci del territorio

BORSARI “OGNI VOLTA CHE CHIUDE IL PONTE MANDA IL TITL TUTTO L’OLTREPO'”
“Vediamo che anche solo un giorno di chiusura del ponte manda il tilt tutto l’Oltrepò – commenta Alberto Borsari, sindaco di Borgo Mantovano e presidente del Consorzio Oltrepò, sappiamo che la chiusura è necessaria, ma cerchiamo di limitarla allo stretto necessario. Dobbiamo tenere alta l’attenzione e tenerci “pressati” per non allungare i tempi”.

DINO BARBI “RIDURRE AL MASSIMO I TEMPI DI CHIUSURA”
Dello stesso avvisto anche Dino Barbi, presidente della Sezione di Confcommercio di San Benedetto Po “Fate il massimo per ridurre i tempi di chiusura, altrimenti San Benedetto e le sue attività commerciali moriranno. Non ci interessa quando dureranno i lavori, ma i giorni in cui non si potrà transitare sul ponte”.

COMITATO VOGLIAMO IL PONTE “TEMPISTICHE BUROCRAZIA TROPPO LUNGHE”
Una preoccupazione condivisa anche dei rappresentanti del Comitato Vogliamo il Ponte Manuela Braghiroli e Paolo Vicky Lavagnini “Noi siamo quelli in contatto con le persone che non capiscono la burocrazia, e noi stessi facciamo fatica a capire perchè ci voglia tutto questo tempo. Sono contento che siate riusciti ad anticipare quello che si poteva, ma siamo comunque preoccupati per le tempistiche” – ha sottolineato Lavagnini.
“Il vecchio progetto prevedeva la chiusura da giugno ad ottobre, in questo modo slitta – sottolinea Braghiroli – quello che mi preoccupa è che vada a coincidere con il periodo delle nebbie, e se chiudono anche l’autostrada, come più volte successo lo scorso anno, come facciamo?”
“Per rassicurare sulla chiusura – ha riposto Covino – quello che posso dire è che saranno effettuati tutti i lavori di preparazione all’esterno in modo da chiudere solo quando si è assolutamente pronti ad assemblare il tutto. Per le tempistiche, il livello del Po non influirà sulla chiusura o meno del ponte e sullo svolgimento dei lavori, può invece influire sulla demolizione. Per non andare incontro alla brutta stagione, se la chiusura è più favorevole in estate possiamo vedere, quando siamo a quel punto di sospendere i lavori e programmarli quando impattino meno sulla cittadinanza”.

LE TAPPE DELL’ITER
-22 luglio presentata pre – valutazione in Regione
-tra la metà e la fine di agosto si avrà la risposta
-ad inizio settembre sarà convocata la conferenza dei servizi semplificata che si prenderà 90 giorni per dare risposta

-redazione del progetto definitivo che tenga conto delle osservazioni della conferenza dei servizi
-verifica del progetto con entità esterne
-approvazione progetto finale
-progetto esecutivo per il quale ci vorrà circa 1 mese e 1/2
-consegna lavori ad aprile
-inizio lavori

Una nuova riunione per fare il punto sulla situazione è prevista per il 4 dicembre 2025.