Restaurato il soffitto della sala del Consorzio di bonifica. Barucca: “un omaggio alla Camera Picta di Mantegna”

MANTOVA E’ terminato il restauro della sala che un tempo ospitava le riunioni del Consiglio dei Delegati ubicata nella palazzina stile liberty nel centro cittadino, in via Spagnoli 5, attualmente in uso come ufficio tecnico del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po. Questa presenta un soffitto interamente decorato. Il Soprintendente Gabriele Barucca, in visita al termine del restauro, ha evidenziato che si tratta di un chiaro omaggio al cielo dipinto da Mantegna nella Camera Picta del Castello di San Giorgio nella seconda metà del XV° secolo:
“Il finto cielo, di chiara derivazione mantegnesca, con vaporose nuvole su fondo azzurro, è incorniciato da un ricco apparato decorativo costituito da una serie di cornici dipinte a monocromo, che presentano agli angoli e nelle fasce centrali soggetti fitomorfi e stemmi araldici di comuni mantovani e reggiani. Le decorazioni risalgono ai primi del novecento, periodo in cui fu costruito lo stesso edificio sede del consorzio, progettato dall’ingenger Pietro Ploner nel 1912”.

“Il soffitto necessitava di restauro – precisa la presidente Ada Giorgi – e il Consorzio si è attivato per salvaguardare questa importante traccia artistica, testimonianza del nostro passato. Per noi è un dovere anche nei confronti degli amministratori di allora che hanno voluto lasciare queste opere a futura memoria della grande impresa che avevano realizzato”.

Il recupero si è reso necessario per non compromettere ulteriormente lo stato di conservazione del soffitto, come spiega la responsabile della comunicazione Anastasia Malacarne: “le decorazioni presentavano crepe, porzioni di intonaco staccato, infiltrazioni di umidità, efflorescenze saline e ridipinture poco accurate risalenti al 1949. Opere come questa non vanno tramandate soltanto perché “belle da vedere”, o per il loro valore artistico, ma perché spesso, come in questo caso, hanno un valore ben più importante di testimonianza storica. Il consorzio ha anche intrapreso ricerche per conoscere l’identità dell’artista che ha realizzato le decorazioni”.

L’Amministrazione si rende disponibile – conclude la presidente Giorgi – a visite della sala per gruppi organizzati di turisti che volessero apprezzare l’opera e la stessa palazzina, al cui interno si trova una scala a giorno in marmo botticino con balaustra in ferro battuto di rara eleganza, oltre ad una scenografica biblioteca fornita di boiserie in legno con parquet galleggiante a spina pesce e soffittatura a cassettoni.