MANTOVA – La crisi del turismo di casa nostra e della vicina Germania plasma anche le vacanze in agriturismo, con la conseguenza che aumentano i turisti stranieri, provenienti dal Nord Europa (Olanda e Danimarca) e dall’Europa Centro Orientale (Ungheria, Repubblica Ceca, ma anche Slovenia e Croazia), in misura maggiore rispetto ai tedeschi che sono sempre stati i maggiori fruitori delle strutture sulle colline mantovane. Le richieste di ospitalità da parte di famiglie e turisti italiani tende a diminuire e ad essere last minute, con soggiorni tendenzialmente più brevi in termini di tempo: una o due notti contro i cinque giorni e più delle prenotazioni dall’estero, una trand ormai consolidato già negli anni scorsi.
È il bilancio di mezza estate di Terranostra Mantova, con il presidente Giuseppe Groppelli, agriturista a Castellaro Lagusello, che parla comunque di un sentiment positivo fra gli operatori, almeno per quelli della zona dell’Alto Mantovano.
“Il turismo d’estate a Mantova ha una marcata connotazione geografica, con le Colline Moreniche e i territori prospicienti al Lago di Garda che beneficiano di una maggiore richiesta di famiglie, appassionati del verde e delle vacanze slow, che vogliono coniugare i soggiorni in campagna con escursioni in bicicletta, ma non escludono puntate nelle città vicine, da Verona a Mantova”, spiega il presidente di Terranostra Mantova, Giuseppe Groppelli.
In proposito – rileva Terranostra Mantova – Palazzo Ducale e Palazzo Te, nel pieno delle celebrazioni per il Cinquecentenario, sono fra le mete più ammirate sul territorio, uniche nella loro ricchezza artistica.
Per gli agriturismi del Basso Mantovano è, in molti casi, periodo di quiete e di chiusure, in attesa che riparta l’ospitalità legata al lavoro. Ma chi ha scelto di rimanere aperto, fa i conti con pranzi e cene da tutto esaurito o quasi. Il richiamo della campagna e della buona tavola sono due carte vincenti.
FERRAGOSTO VERSO IL TUTTO ESAURITO
Si va verso il tutto esaurito a Ferragosto negli agriturismi mantovani. E se nell’Alto Mantovano, come si diceva la richiesta è alta, nel Basso per le strutture che hanno deciso di rimanere aperte la boccata d’ossigeno è rappresentata dai pranzi e le cene di Ferragosto con la ricerca di stare all’aria aperta e in mezzo alla natura cercando un po di refrigerio.
I DATI ITALIANI
Con il grande esodo di Ferragosto 650mila in agriturismo.
In Italia le aziende agrituristiche attive sono 26.129, il 41% in più rispetto al 2008. Tra queste, 21.163 offrono alloggio (81% del totale) mentre 13.023 propongono ristorazione. 6.530 agriturismi offrono degustazioni (+115% dal 2008) e 12.973 propongono attività ricreative, sportive o culturali (+25% in 15 anni). Il 31% si trova in montagna e il 53% in collina, con almeno un agriturismo presente nel 64% dei comuni italiani. Circa 1.000 strutture operano in aree non turistiche e il 50% si trova in piccoli comuni sotto i 5.000 abitanti, contribuendo così a sostenere le economie delle zone interne e frenare lo spopolamento.