CALMASINO – Presentato oggi, presso il ritiro di Veronello, il primo acquisto di questo mercato invernale da parte del Mantova: il centrocampista offensivo Francesco Bombagi, 34 anni, arrivato dal Catanzaro di Serie B. “Il gruppo mi ha subito fatto una buona impressione – ha detto Bombagi – sono contento se Sasà Burrai ci ha messo una buona parola: queste cose fanno solo piacere dal punto di vista umano. Grazie a tutti coloro che mi hanno voluto qui”. Un approdo in biancorosso nonostante i corteggiamenti di numerose pretendenti: “Volevo precisare che non c’è stato un vero e proprio contatto con la Torres nel mercato di gennaio. Ho scelto Mantova, rispetto ad altre società, ma non è vero che l’ho preferita alla società della mia città. Dalla Torres ero stato chiamato in estate, però non di recente. Da parte del direttore Botturi c’è stata da subito la voglia di portarmi qua, sin dalle prime telefonate, e questo mi è piaciuto. Mentre avanzava la trattativa, mi sono guardato le immagini, anche su consiglio di Burrai: è aumentata la curiosità e la soluzione mi è piaciuta sempre di più. Anche Gigi Scotto mi ha parlato bene di Mantova, mi ha detto che è una piazza bellissima e che è stato benissimo”. Da Catanzaro a Mantova, per la soddisfazione anche dell’ex diesse biancorosso Magalini, attualmente nell’organigramma dei calabresi: “Anche il direttore Magalini era contento del mio approdo qua, è molto tifoso dei biancorossi. Con l’altro mantovano in giallorosso, Ghion, spesso commentano i risultati della squadra. Mi ha sempre detto che è una bellissima città e, come ho potuto constatare, aveva ragione”. “La prima settimana coi compagni? Da 10 e lode: il direttore, il mister e Sasà mi avevano parlato di un gruppo speciale ed è proprio vero. E’ stato molto facile entrare, speriamo di mantenere questo entusiasmo tutti i giorni. All’interno dello spogliatoio sono molto diligente, ma a volte mi piace fare il buffoncello – scherza Bombagi – in campo invece le cose cambiano: sono un calciatore dalla buona tecnica, che sa stare negli spazi e ha una buona gamba. Penso di poter portare qualcosa al gioco del mister: il possesso palla della squadra è a ottimi livelli, piano piano mi auguro di entrare al meglio nei meccanismi. Mi manca un po’ il ritmo partita, ma fisicamente mi sento bene, meglio di come pensavo. Ogni anno è a sé spero possa essere utile il mio bagaglio di esperienza”. Si parte subito con un big match, contro il Padova: “Sono belle partite: i ragazzi hanno fatto qualcosa di fantastico nei primi sei mesi, sono stati loro a farlo diventare un big match. Dobbiamo fare in modo di proseguire il sogno e che magari ci porti dove non pensavamo mai di arrivare”. Infine Bombagi spiega la scelta del numero 19: “Ho esordito proprio a Mantova con la maglia del Pisa, il 19 era il giorno del debutto. Fu una gara incredibile, con i biancorossi che finirono in 9. Successe un casino”. Poi una battuta sul sardo più importante della storia del Mantova, Gustavo Giagnoni, che Bombagi ha ammesso di non conoscere, anche per motivi anagrafici. Ci sarà tempo e modo per rimediare: ora bisogna pensare al match clou di lunedì sera.
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