Mantova-Reggiana, derby nel silenzio: granata assenti, biancorossi senza tifo nel primo tempo

La Curva Te durante Mantova-Reggiana dello scorso anno

MANTOVA – Dopo la pesante sconfitta di Venezia, il Mantova si prepara a tornare in campo lunedì, allo stadio Martelli, per affrontare la Reggiana in un derby dal peso specifico elevato. L’obiettivo della squadra di mister Possanzini è riprendere la marcia dopo il passo falso in Laguna, facendo leva su quello che, grazie alle ultime due vittorie interne consecutive contro Padova e Spezia, è tornato a essere un vero e proprio fortino biancorosso.

L’allenatore dovrà però fare i conti con numerose assenze: mancheranno certamente, oltre a Mancuso, Bragantini e Mantovani, gli squalificati Bani e Radaelli. Una situazione che costringerà Possanzini a reinventare la linea difensiva, priva dei due terzini titolari. I favoriti per rilevarli sono Maggioni e Mullen.

Non sarà un impegno semplice, anche perché la Reggiana di Dionigi, pur reduce da un trend negativo (solo due punti nelle ultime quattro gare), arriverà con l’intenzione di riscattarsi. Il derby metterà quindi di fronte due squadre bisognose di risposte e punti pesanti.

A mancare, però, sarà il tifo organizzato. I supporter granata, come quelli biancorossi, sono infatti colpiti dal divieto plurimo di trasferte, conseguenza dei fatti avvenuti nel derby del 28 ottobre contro il Modena, e non potranno quindi accedere al settore ospiti. Proprio in segno di solidarietà verso i tifosi reggiani, la tifoseria mantovana ha deciso di non cantare cori, né esporre striscioni o bandiere per tutto il primo tempo. “Il calcio senza il calore e la passione dei tifosi è uno sport senz’anima – dice la Curva Te in un comunicato -, e un derby senza la presenza della tifoseria ospite smette di essere un vero derby”. Il sostegno riprenderà regolarmente nella ripresa.