Economia solida nel Mantovano: in sei anni +5,1% ma la Lombardia corre di più

MANTOVA – Sei anni di tempeste economiche, tra pandemia, inflazione, guerra e caro-energia, non hanno fermato la crescita dell’Italia, che – secondo l’ultimo rapporto dell’Ufficio Studi CGIA di Mestre – ha saputo reggere meglio di molte economie europee.
Dal 2019 al 2025 il Pil reale italiano è salito del 6,4%, contro il +5% della Francia e un modestissimo +0,2% della Germania. Solo la Spagna, con un +10%, ha fatto meglio. La media dei Paesi dell’Area euro si è attestata al +6,2%.

Lombardia seconda solo alla Sicilia

La regione che ha corso più di tutte è la Sicilia, che chiude il periodo 2019-2025 con un incremento del +10,9%, grazie al rilancio di edilizia, turismo e industria, spinti da Superbonus, ZES unica e PNRR.
Subito dietro si piazza la Lombardia, con un +9% di crescita reale, seguita da Puglia (+8,9%), Abruzzo (+8,1%) e Campania (+7,7%).
Nel complesso, la miglior performance macroregionale appartiene al Mezzogiorno, che cresce dell’8,1%, davanti al Nord-Ovest (+7,2%), al Nord-Est (+5%) e al Centro (+3,8%).

Le province lombarde: Milano in testa, Mantova solida ma lontana dai vertici

Sul piano provinciale, la Lombardia presenta uno scenario complessivamente buono, con tutte le sue province in terreno ampiamente positivo.
Ecco nel dettaglio le variazioni del Pil reale 2025/2019 e le previsioni per il 2025:

Provincia lombarda Var. Pil 2019–2025 (%) Var. Pil 2025 (%)
Milano +12,9 +0,5
Brescia +7,2 +0,8
Pavia +8,3 +0,5
Monza e Brianza +6,2 +0,6
Varese +5,7 +0,8
Cremona +5,1 +0,3
Mantova +5,1 +0,6
Bergamo +4,8 +0,8
Lecco +3,8 +0,4
Lodi +2,8 +0,5
Sondrio +2,6 +0,5

La media lombarda (+9%) è fortemente influenzata dal peso di Milano, la vera locomotiva economica nazionale, mentre la provincia di Mantova, con il suo +5,1%, si mantiene comunque sopra la media del Nord-Est e in linea con il dato nazionale complessivo.

Mantova, Pil pro capite sopra la media italiana

Oltre al ritmo di crescita, la CGIA ha analizzato la ricchezza pro capite per il 2025:
il Pil per abitante in Lombardia è pari a 51.307 euro, secondo solo al Trentino-Alto Adige (55.541 euro).
Nella classifica provinciale, Milano è saldamente al vertice con 75.127 euro pro capite, seguita da Brescia (44.398), Cremona (41.711) e Mantova, che si colloca al 24º posto in Italia con 40.515 euro per abitante, al di sopra della media nazionale di 38.304 euro. Il dato mantovano, superiore di oltre 2.200 euro alla media italiana, conferma la solidità di un’economia basata su manifattura, agroalimentare e piccola impresa, pur senza le dinamiche di crescita più importanti dei centri maggiori.

Provincia lombarda Pil pro capite 2025 (euro) Posizione nazionale
Milano 75.127
Brescia 44.398 11ª
Cremona 41.711 20ª
Mantova 40.515 24ª
Lecco 39.800 29ª
Monza e Brianza 39.698 30ª
Varese 38.262 35ª
Pavia 32.592 60ª
Bergamo 42.523 16ª
Lodi 33.855 53ª
Sondrio 37.722 38ª

Le province agli estremi: Siracusa vola, Genova e Firenze ancora indietro

Nel confronto nazionale, la crescita più forte del periodo 2019–2025 spetta alla provincia di Siracusa, con un eccezionale +44,7%, seguita da Caltanissetta (+13,5%), Milano (+12,9%), Taranto (+12,6%) e Teramo (+12,1%).
All’opposto, otto province italiane non hanno ancora recuperato i livelli pre-Covid: in coda alla classifica si trovano Genova (-2,2%), Frosinone (-2,6%) e Firenze (-2,9%).

Un’Italia che tiene, ma con forti divari

Nonostante la crescita diffusa, le differenze territoriali restano molto marcate.
Il Pil pro capite nel Nord-Ovest è di 46.817 euro, quasi il doppio rispetto al Mezzogiorno (25.637 euro). A Milano la ricchezza media per abitante è quasi tre volte quella di Napoli (75.127 contro 25.823 euro). Il Mezzogiorno mostra però segnali di ripresa strutturale, grazie agli investimenti PNRR e ai bonus edilizi che hanno stimolato edilizia e turismo.