Il compositore statunitense Gerald Fried, il candidato all’Oscar per la colonna sonora “Anche gli uccelli e le api lo fanno” (1974) che ha creato l’iconica musica dei combattimenti dei gladiatori per la serie originale di “Star Trek” e che ha collaborato con Quincy Jones vincendo un Emmy per il tema musicale della storica miniserie “Radici” (1977), è morto venerdì 17 febbraio per una polmonite all’ospedale St. Vincent di Bridgeport, nel Connecticut, all’età di 95 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie Anita Hall a “The Hollywood Reporter”.
Dopo aver incontrato Stanley Kubrick su un campo da baseball nel Bronx all’inizio degli anni Cinquanta, Fried si è ritrovato a realizzare e musiche per i primi quattro lungometraggi del regista: “Paura e desiderio” (1953), “Il bacio dell’assassino” (1955), “Rapina a mano armata” (1956) e “Orizzonti di gloria” (1957).
Fried ha anche realizzato le musiche di classici di Roger Corman come “La legge del mitra” (1958), “The Cry Baby Killer” (1958) e “La vita di un gangster” (1959). Ha inoltre collaborato con i registi Larry Peerce per “La dura legge” (1964) e “The Bell Jar” (1979), nonché con Robert Aldrich per “L’assassinio di Sister George” (1968), “La terza fossa” (1969), “Non è più tempo di eroi” (1970) e “Grissom Gang – Niente orchidee per Miss Blandish” (1971).
Il compositore ha realizzato le musiche per numerosi episodi di telefilm, come “L’isola di Gilligan”, “Missione: Impossible”, “Flamingo Road” e “Dynasty”.
Fried ha lavorato per la prima volta per la serie tv “Star Trek” a metà della prima stagione, nell’episodio “Shore Leave” del dicembre 1966, ma ha lasciato il segno nell’apertura della seconda stagione, “Amok Time”. La sua implacabile colonna sonora “The Ritual/Ancient Battle/2nd Kroykah” drammatizza una memorabile “lotta all’ultimo sangue” sul pianeta Vulcano tra Kirk (William Shatner) e Spock (Leonard Nimoy).
Nel libro “The Music of Star Trek” del 1999, l’autore Jeff Bond descrive la musica come “un modello di bombardamento delle scene d’azione, selvaggiamente percussivo e ricco di trilli esclamativi di tromba, flauto e fiati per accentuare il martellamento della fanfara eseguita dagli ottoni”.
Alcuni passaggi sono stati riutilizzati per altri 18 episodi di “Star Trek” e sono apparsi in “The Cable Guy” (1996) e in alcune puntate di “Futurama” e di un’altra serie animata.
Un anno dopo aver ricevuto una nomination all’Oscar per “Anche gli uccelli e le api lo fanno”, un documentario sui rituali di accoppiamento di animali e insetti, Fried vinse l’Emmy per il suo lavoro sul primo episodio di “Radici” (1977). Qyincy Jones era stato assunto per scrivere le musiche della miniserie, ma con l’avvicinarsi della data della prima del gennaio 1977, non rispettava le scadenze. Così il produttore Stan Margulies chiamò Fried. “Quincy, per qualche motivo, ebbe una specie di blocco dello scrittore e non riuscì a trovare un tema principale”, ha raccontato Fried. “E a loro serviva un tema principale per la pubblicità. Mancavano tre settimane alla messa in onda. Così mi hanno chiamato. Ho scritto il tema principale. Ho finito l’episodio numero uno. Il primo show, Quincy ne ha fatto il 56% e io ho dovuto finirlo. Sono molto felice di aver partecipato a Roots. È stato un onore”. Fried ha ricevuto una nomination anche da solo per il suo sottofondo nell’ottavo e ultimo episodio.
Nato a Manhattan il 13 febbraio 1928, Fried è stato cresciuto nel Bronx dal padre Samuel, dentista, e dalla madre Selma. Ha attribuito al lato materno della famiglia il suo talento musicale. Il padre, trombonista, si era guadagnato il passaggio della famiglia in America come musicista itinerante nell’Europa orientale. La zia di Fried era una pianista che forniva musica dal vivo per i film muti.
(di Paolo Martini)