Armi Usa all’Ucraina, Zelensky: “Salveranno vite”. Russia: “Non cambia nulla”

(Adnkronos) –
Armi Usa all’Ucraina, fumata bianca. Dopo mesi di attesa, arriva la giornata chiave che può aprire una nuova fase nella guerra tra Ucraina e Russia. La Camera dei Rappresentanti dice sì all’Ukraine Security Supplemental Appropriations Act, la legge che prevede aiuti a Kiev per 60,8 miliardi di dollari. 

 

Il provvedimento, approvato con 311 voti a favore e 112 contrari, contempla nel dettaglio 14 miliardi che consentiranno all’Ucraina di acquistare direttamente armi e sistemi di difesa. la fetta più grande, circa 23 miliardi, sarà usata per rifornire i magazzini e gli hangar degli Stati Uniti in vista di trasferimenti di mezzi e armi a Kiev. Oltre 11 miliardi saranno impiegati per garantire fondi ad operazioni militari americane nella regione, con la possibilità di dare sostegno alle capacità militari ucraine e alla collaborazione a livello di intelligence tra Kiev e Washington. Circa 8 miliardi, invece, saranno utilizzati per assistenza in ambito non militare: le risorse, ad esempio, consentiranno al governo ucraino di continuare a operare e permetteranno di pagare stipendi e pensioni. 

 

Il voto favorevole espresso dalla Camera a maggioranza repubblicana è un passaggio cruciale. Martedì il Senato, a maggioranza democratica, inizierà a votare la legge. Lo step, secondo il presidente Joe Biden, invia un “chiaro messaggio” sulla leadership americana al mondo. L’Ucraina a breve inizierà a ricevere nuovi essenziali aiuti da Washington, in una fase critica del conflitto con Mosca. 

Da mesi, la Russia esercita una pressione costante lungo il fronte orientale. L’Ucraina, in difficoltà per inferiorità in termini di uomini e munizioni, è stata costretta a ripiegare e a cedere terreno. Analisti e esperti delineano lo scenario nel quale, tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, la Russia potrebbe tentare la nuova spallata con una massiccia offensiva. Mosca potrebbe attaccare verso Kharkhiv o cercare lo sfondamento a sud verso Odessa.  

L’impegno assunto dagli Stati Uniti, insieme ai recenti annunci della Nato e del G7 dei ministri degli Esteri, autorizzano a pensare che l’Ucraina avrà a disposizione nuove fondamentali risorse per contrastare il nemico. L’Alleanza Atlantica ha acceso i riflettori su sistemi di difesa aerea, Patriot e Samp-T, che sarebbero fondamentali per contenere i quotidiani attacchi condotti da Mosca contro città e infrastrutture. Le armi in arrivo si accompagnano al progressivo inserimento di nuovi soldati nell’esercito ucraino, avviato con l’approvazione della legge che prevederà l’arruolamento di decine di migliaia di soldati, in particolare nella fascia 25-26 anni. 

 

Le news da Washington costituiscono ovviamente un’iniezione di fiducia per Kiev, che da quasi 6 mesi è costretta in una situazione di totale emergenza. “Sono grato alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, a entrambi i partiti e personalmente al presidente Mike Johnson per la decisione che mantiene la storia sulla giusta strada”, dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

“La democrazia e la libertà – aggiunge – avranno sempre un significato globale e non verranno mai meno finché l’America contribuirà a proteggerle. Il vitale disegno di legge sugli aiuti statunitense approvato i dalla Camera impedirà alla guerra di espandersi, salverà migliaia e migliaia di vite e aiuterà entrambe le nostre nazioni a diventare più forti. La pace giusta e la sicurezza possono essere raggiunte solo attraverso la forza”. “Ci auguriamo – conclude – che i progetti di legge vengano sostenuti al Senato e inviati al presidente Biden. Grazie, America!”. 

 

Di segno opposto, prevedibilmente, la reazione da Mosca. La Russia stigmatizza il nuovo intervento americano e il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, afferma che gli aiuti di Washington “rovineranno ulteriormente l’Ucraina, causando la morte di altri ucraini per colpa del regime di Kiev”.  

Oltre ai finanziamenti per l’Ucraina, la Camera ha approvato anche disposizioni per il riutilizzo dei beni russi congelati negli Stati Uniti e l’uso del denaro a favore di Kiev. Gli Stati Uniti “dovranno risponderne”, commenta Peskov, affermando che la Russia lo farà nel modo che “meglio si adatta ai nostri interessi”. 

A corollario, le riflessioni con i consueti toni di Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza. “Vinceremo nonostante i 61 miliardi di dollari insanguinati che andranno a ingrassare l’insaziabile complesso dell’industria militare” americana. “La forza e la verità sono dalla nostra parte”. 

 

 

(Adnkronos)