Covid, Abrignani: “No vax? Come evasori fiscali, non vanno capiti”

“I no vax non vanno capiti, sono come gli evasori fiscali che pretendono che gli altri paghino per qualcosa che loro poi beneficiano. E’ una evasione fiscale nei confronti della comunità, si fanno scudo con gli altri”. Così Sergio Abrignani, docente di Immunologia all’Università Statale di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), ospite di ‘Radio Anch’io’ su Radio Rai1. 

Per quanto riguarda il coronavirus, “ho detto che si sta trasformando in un’influenza osservando i dati del Regno Unito. Intendo dire che la letalità di questa forma di Covid, quando si diffonde in una popolazione quasi completamente vaccinata come quella britannica, diventa una malattia con una letalità comparabile con quella dell’influenza. In Italia in un normale inverno l’influenza infetta da 4-8.000 persone e fa 1 morto su 1000 infettati”.  

Secondo l’immunologo “serve far vaccinare velocemente il maggior numero di persone in tutte le fasce sociali. Chi ha un minimo di nozione scientifica di una malattia infettiva pandemica dovrebbe dire questo – rimarca – poi c’è la politica e ci sono i no-vax, ma da un ricercatore può arrivare un’unica risposta: vaccinare tutti”. La riflessioni di Abrignani si sposta su quanto sta accendo nel Regno Unito. “Guardando i dati che abbiamo finora e l’andamento da un mese ad oggi i vede che a febbraio, quando nel Regno Unito erano vaccinati in pochissimi, c’era una letalità del 2% ora i dati ci dicono che ogni 1000 infettati ne muoiono 1-2, quindi 10 volte in meno. Ecco le scelte del governo inglese di seguire una logica: abbiamo addomesticato questo virus e andiamo avanti”. 

(Adnkronos)