Covid e mascherine, Tognazzi ‘vs’ Ricciardi: “Non faccia supercazzola…”

(Adnkronos) – “Non faccia una supercazzola a me…”. GianMarco Tognazzi ‘vs’ Walter Ricciardi. L’attore e il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza sono protagonisti di un lungo botta e risposta su Twitter. Tema: covid, mascherine, misure. Ad innescare tutto è una foto che Tognazzi pubblica sul proprio profilo: “Grazie. Che bello trovare ad accoglierci la sala piena per vedere insieme ‘C’era una volta il crimine’ Grazie pubblico !!! W il cinema in sala !!!”, è il tweet abbinato all’immagine che ritrae l’attore e il pubblico in sala. “Se vi metteste tutti le mascherine sarebbe meglio e potremmo continuare a farlo”, replica Ricciardi. “Per sua informazione le mascherine sono state tolte sia da noi che da qualche ragazzo del pubblico esattamente per il tempo strettamente necessario per lo scatto di questa foto. Il suo commento è a dir poco ridicolo tanto quanto il suo pensiero”, puntualizza subito Tognazzi. 

“Caro Tognazzi, lo dico da suo ammiratore, quindi nessuna prevenzione, solo la constatazione di un gesto tecnicamente sbagliato e pericoloso, si può togliere la mascherina per una foto ma rispettando la distanza, cosa che non avete fatto, tutto qui”, scrive Ricciardi. “Quindi sta dicendo la norma attuale che prevede la possibilità di consumare in sala è sbagliata, visto che per farlo bisogna necessariamente abbassarla e anche in quel caso non vi è certezza del rispetto della distanza, o vale solo per i 10 secondi di quella foto?”, chiede Tognazzi. 

“Sì, ogni concessione alla circolazione del virus, soprattutto con omicron 2, è pericolosa. Su un aereo, pur con la filtrazione dell’aria, si sono contagiati tutti per aver abbassato le mascherine per mangiare, mascherine e distanza di sicurezza prevengono le infezioni”, risponde il consigliere di Speranza. “Con rispetto le faccio presente che le regole e le norme le avete valutate e gestite voi, dicendo spesso tutto e il suo contrario, e cmq ci siamo sempre adeguati. Ora la prego di non fare l’ennesima Supercazzola proprio a me, che sono il figlio di colui che l’ha resa celebre”, dice con una citazione indiretta delle memorabili interpretazioni di Ugo Tognazzi in Amici miei. “Capisco quello che vuole dire, anche se io sono un consigliere non un decisore, in attesa di vederla sugli schermi, buona fortuna”, chiosa Ricciardi facendo calare il sipario. 

 

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