Covid, green pass illimitato e regole scuola: il decreto

“Prolunghiamo la vigenza del Green pass dopo il booster” vaccinale anti-Covid. “Oggi è di 6 mesi” e, “non avendo ancora le nostre autorità scientifiche individuato un percorso per la quarta dose, che sarà oggetto di un confronto sul piano tecnico-scientifico, la valutazione del Governo è di non porre limiti alla durata del Green pass dopo il booster”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri sulle nuove misure di contrasto a Covid-19.

“Questa è una prima norma rilevante che incide sulla vita di tante persone – ha evidenziato – Voglio ricordare che in questo momento siamo circa a 34 milioni di italiani che hanno fatto il booster, e ci auguriamo che questo numero possa ancora crescere in maniera molto molto significativa”.

“Nel nostro sistema a colorazione, già le zone gialle e arancioni prevedevano che le misure potessero esentare i vaccinati. Con il provvedimento che abbiamo appena approvato, discipliniamo la stessa modalità per la zona rossa. Quindi, qualora una Regione dovesse finire in zona rossa, le limitazioni ad essa connesse non riguarderanno la popolazione vaccinata”.
“E’ una fase nuova della gestione della pandemia che è consentita dall’altissimo numero di persone vaccinate. Questa mattina abbiamo circa il 91% di prime dosi di persone sopra i 12 anni. Quindi ciò ci viene consentito da un quadro epidemiologico che negli ultimi giorni dà segnali incoraggianti. Abbiamo ancora un’incidenza molto alta, ma in modo particolare l’ospedalizzazione, sia in area medica che in terapia intensiva segnalano, per la prima volta, dopo molte settimane non semplici, segni ‘meno’ che sono sicuramente positivi e importanti”.

“Noi abbiamo l’81,3% degli alunni in presenza, il 92% dei docenti e il 93,5% del personale Ata” ha affermato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso della conferenza stampa seguita al consiglio dei ministri. “Ad oggi tra gli alunni i positivi e in quarantena il 23,3% nella fascia dell’infanzia (0-6), 22,5% nella scuola primaria che sono o positivi o in Dad e nella scuola secondaria il 15,8% dei ragazzi in Dad o Ddi”, ha aggiunto.

 

(Adnkronos)