Per la prima volta da metà gennaio, la Gran Bretagna supera i 50mila nuovi contagi in 24 ore. Il bollettino odierno riporta 51.870 nuovi casi, il numero più alto dal 15 gennaio, e 49 morti, riferisce la Bbc. Il dato arriva mentre lunedì decadranno praticamente tutte le misure anti covid in Inghilterra.
Secondo le stime dell’ufficio nazionale britannico di statistica (Ons), in Inghilterra ben 577.700 persone, ovvero una su 95, erano positive al covid nella settimana che si è conclusa il 10 luglio. Il dato è il più alto dalla settimana che si è conclusa il 5 febbraio.
I dati dell’Ons mostrano contagio in forte crescita in Inghilterra. La settimana precedente si stimava un caso ogni 160 abitanti. Un mese fa, nella settimana terminata il 12 giugno, un caso ogni 105mila. L’attuale situazione contagi è anche nettamente peggiore rispetto ad un anno fa: la stima per la settimana fino al 12 luglio 2020 era di un caso ogni 2.300 abitanti. Il livello di contagi è salito in tutte le fasce di età, ma raggiunge il massimo – un caso ogni 35 – nel gruppo fra i 12 e i 24 anni. Difficile la situazione anche in Scozia, dove i casi nella settimana fino al 10 luglio sono stimati uno su 90 abitanti (uno su 100 la settimana precedente), il più alto da quando l’Ons ha iniziato a pubblicare le stime scozzesi a fine ottobre 2020. In Galles la stima settimanale è di un caso su 360, mentre in Irlanda del Nord è di uno su 290. In entrambi i casi non vi sono importanti variazioni.
Il professor James Naismith, direttore del Rosalind Franklin Institute dell’università di Oxford ritiene che i casi non potranno che aumentare quando lunedì verranno sollevate le restrizioni in Inghilterra. “Raddoppiamo i casi ogni 12-18 giorni, per fortuna i vaccini fanno resistenza”, ha detto il professore, secondo il quale la vaccinazione cambia in maniera massiccia il legame fra contagi, ricoveri e decessi.