“In autunno avremo certamente vaccini diversi, associati o meno a quello dell’influenza, che saranno adattati ad alcune delle varianti del virus e, quindi, più efficaci. Credo si arriverà a definire una soglia d’età oltre la quale raccomandare la vaccinazione annuale contro il Covid. Potrà essere quella degli over 60 o degli over 50, in base alle valutazioni sanitarie e all’andamento della pandemia, sempre in coordinamento con gli altri Paesi europei”. Questo il quadro tracciato dal direttore generale dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, in un’intervista a ‘La Stampa’.
In autunno arriverà anche il vaccino universale contro tutti i coronavirus? “Non quest’anno credo, anche se quella è senza dubbio la linea di ricerca più interessante a cui guardare. Credo che per il pan-coronavirus dovremo aspettare il 2023”, risponde Magrini. Dunque, anche in autunno Pfizer e Moderna resteranno i vaccini “principali a disposizione, visto il successo ottenuto, sia dal punto di vista della sicurezza che dell’efficacia”. Oltre a Pfizer e Moderna “ne arriverà un terzo, quello di CureVac, entro la fine dell’anno o nei primi mesi del 2023: era atteso prima, ma hanno avuto problemi di sviluppo e inizieranno tra poco gli studi clinici”.