Crisi governo, Meloni: “Draghi ha colto palla al balzo per evitare tempesta”

(Adnkronos) – ”E’ probabile che Draghi abbia colto la palla al balzo di una maggioranza un po’ curiosa e bizzarra per farsi da parte e non dover assistere da Palazzo Chigi al rischio dell’arrivo di una tempesta. Un modo per poter dire ‘la tempesta è arrivata, perchè non ci sono più io…”. Lo ha detto Giorgia Meloni a Tg2post sulla crisi di governo, chiusa con le dimissioni di Mario Draghi. All’orizzonte le elezioni politiche del 25 settembre. 

”Francamente non ci aspettavamo di arrivare al voto il prossimo 25 settembre, nel senso che la dipartita di questo governo è stata parecchio rocambolesca, per certi versi inaspettata. Comunque, pronti al voto siamo sempre stati e lo siamo anche ora…”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia. 

”Siamo pronti a votare a settembre, per noi la gran parte di lavoro è già stata fatta in questi anni, ma non si deve altro che ribadirla, riassumerla e raccontarla anche meglio… Mi pare che siano maggiormente in difficoltà altri partiti che in questa veloce campagna elettorale dovranno tentare il modo per reinventarsi, riscoprire una propria identità o darsene una nuova…”, ha proseguito. 

Capitolo alleanze: ”Siamo indisponibili a fare alleanze variabili. Io penso che quando sei una squadra e ti avvii a una battaglia la prima regola è che si vince o si perde insieme. E se si vince si governa insieme e se si perde, si sta all’opposizione insieme”. 

Con gli alleati “dobbiamo vederci quanto prima. Il punto è darsi delle regole. Io ho, ad esempio, proposto che i vertici di centrodestra non siano occasioni conviviali ma operative, da svolgere in sede istituzionali. Ci diamo un ordine del giorno e prendiamo decisioni. Questo è un modo serio”. Meloni ha ribadito la necessità di cambiare location ai vertici di centrodestra e proposto agli alleati Lega-Fi di vedersi non a ‘casa Berlusconi’ ma in una sede istituzionale. Ovvero, spiegano fonti Fdi, non a Villa La Certosa in Sardegna, Villa San Martino ad Arcore o Villa Grande a Roma, ma in un luogo neutro, tipo la Camera e il Senato o in un’altra sede, dove di solito si tengono Convention e iniziative politiche. 

 

 

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