Decreto Caivano, ok Cdm a nuove misure. Daspo urbano già dai 14 anni

Carcere per i genitori che non fanno andare i figli a scuola e Daspo urbano applicabile già dai 14 anni. Sono alcune delle misure del decreto Caivano approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

”Questo decreto legge intende individuare un modello di intervento che varrà nell’immediato per Caivano e poi, a scadenze successive, per lo stesso territorio”, ma “anche per altre aree particolarmente degradate”, purché ne ricorrano “le condizioni”, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, assicurando che il decreto ”è stato il frutto di un lavoro corale di più ministri e delle loro strutture”.

Mantovano ha presentato il nuovo commissario per la riqualificazione del Comune di Caivano nominato oggi dal governo: “Fabio Ciciliano conosce molto bene il territorio. Tra l’altro, a suo tempo, faceva i suoi allenamenti come atleta di pallanuoto nella piscina del Centro sportivo di Caivano…”.

Il primo articolo del cosiddetto dl Caivano ”prevede l’istituzione di una struttura commissariale che metterà a disposizione 30 milioni di euro per un primo intervento di risanamento del territorio e il passo prioritario sarà il ripristino del Centro sportivo” Delphinia, che era un ”fiore all’occhiello del territorio prima di diventare una discarica”, ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

“Abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con quella di consentire ai minori che hanno commesso crimini di poter trovare un percorso non solo punitivo ma anche rieducativo”, ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Cdm, aggiungendo che con il decreto Caivano approvato dal Cdm “non si è intervenuto sulla imputabilità del minore” perché “abbassare il limite a 12 anni sarebbe stato contrario alla razionalità, all’etica e all’utilità e non è stato fatto”. “Sono previsti criteri preventivi di ammonimento ma che non hanno nulla a che fare con la repressione penale”, ha precisato.

“Nella linea che riguarda la tutela del minore è stata rafforzata la sanzione per i genitori che non fanno andare i figli a scuola o li ritirano anzitempo – ha spiegato Nordio – Questo reato di dispersione assoluta fino a ieri era punito con una sanzione, noi lo abbiamo elevato a rango di delitto con la pena della reclusione fino a 2 anni. Devono esistere i presupposti ma crediamo che indirettamente venga aiutato il minore nel suo percorso di educazione”.

Il ”daspo urbano o dacur” potrà essere applicato ai minori già dai 14 anni, ”quindi il provvedimento abbassa la soglia dell’età di applicazione del provvedimento anche ai minorenni ultra 14enni”, ha spiegato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in conferenza stampa.

Quanto ai siti pornografici, “abbiamo implementato il parental control”, ha detto la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella. ”Sappiamo che tutto questo produce danni alla salute, crea indipendenza. E non solo. Caivano lo ha fatto emergere. Gli esperti ci dicono che l’età di accesso ai siti porno è di 6-7 anni”. Bisogna intervenire ”anche attraverso la scuola”, ma ”in primo luogo attraverso la famiglia che ha un compito insostituibile. Abbiamo implementato il parental control. C’è una mancanza di formazione e informazione della famiglia” in proposito, ha affermato Roccella.

(Adnkronos)