(Adnkronos) – Elezioni regionali Lazio e Lombardia, gli ultimi dati danno la vittoria del centrodestra. Rocca e Fontana avanti, oltre il 50%. “Se confermato questo è un dato superiore anche rispetto alle elezioni politiche, conseguito tre mesi fa” ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida arrivando al comitato elettorale di Francesco Rocca all’Eur. “Un apprezzamento che cresce. La coalizione del centrodestra è unitissima”. “Buona parte dell’astensione è riferibile all’opposizione. Sono abbastanza convinto che sia dovuto alla loro mancanza di proposta politica. Non parlano di cosa vogliono realizzare, pensano solo al fango. Dall’elettorato del centrosinistra è arrivato un segnale chiaro”.
La presidente del Consiglio Meloni, dice il ministro Lollobrigida, “non sta benissimo e sta curando la sua personale salute. Evidentemente questo risultato le farà bene”.
“Vittoria, Grazie Lombardia. Grazie Lazio” scrive su Instagram il leader della Lega, Matteo Salvini.
“Se gli exit poll rispondono a verità c’è un successo del centrodestra nel Lazio molto consistente e anche in Lombardia” commenta con il Tg1 il vicepremier e ministro degli Esteri di Forza Italia, Antonio Tajani. “Questo significa che si tratta anche di un voto di fiducia al governo di centrodestra. Siamo soddisfatti” dice. Secondo l’esponente azzurro c’è però “un tema sul quale bisogna lavorare, che è quello della scarsa partecipazione al voto. Evidentemente bisogna parlare di più con i cittadini, dobbiamo fare un lavoro forte di confronto con la gente. Ma per come si prefigura, il risultato delle regionali è un risultato assolutamente positivo per il governo” osserva Tajani.
“Se il risultato provvisorio delle elezioni regionali sarà confermato sarebbe un dato importante per il Lazio che dall’area della sinistra si trasferirebbe a quella del centrodestra e, quindi, governerebbe più di due terzi delle Regioni” dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri a Rainews24. “Una tendenza importante nonostante la bassa partecipazione elettorale dovuta alla scarsa comunicazione, alla disaffezione politica e al fatto che si è votato da poco. La vera riflessione sarebbe concentrare in date uniche le consultazioni”.