“L’influenza stagionale ha un costo a carico delle famiglie e dello Stato. Da una ricerca analitica elaborata per stimare quali siano i costi specifici attribuibili all’assistenza ospedaliera a causa della malattia, emerge che siamo intorno ai 40 milioni di euro l’anno solo per le ospedalizzazioni. Ma questo dato è solo la punta dell’iceberg. Ci sono, infatti, altri costi molto importanti a carico dei cittadini: spese per tutti i farmaci da banco e per le prestazioni non coperte dal nostro Sistema sanitario nazionale, oltre ai costi per le giornate di lavoro perse dalle persone colpite dall’influenza o dai genitori che devono stare a casa per curare i loro figli. Per non parlare dei giorni di scuola persi dai bambini, che hanno un effetto negativo in termine di apprendimento. Si tratta di una malattia molto costosa anche perché molto diffusa: colpisce il 5-10% della popolazione, dipende dalle varie stagioni. Per questo motivo è fondamentale che le categorie per cui la vaccinazione è raccomandata si sottopongano ogni anno al vaccino contro l’influenza”. Così Giovanni Fattore, professore ordinario del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche & Cergas – Sda Università Bocconi, fa il punto sui costi economici dell’influenza stagionale con l’Adnkronos Salute.
I sintomi del Covid-19 sono simili a quelli dell’influenza stagionale (febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, naso che cola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare), dunque cosa bisogna fare nel caso compaiano insieme e come contenere i casi delle singole malattie? “Il covid – spiega Fattore – giustamente ha preso il sopravvento come preoccupazione principale. Fortunatamente, l’incidenza dell’influenza è diminuita durante la prima fase dell’emergenza pandemica, anche grazie al distanziamento sociale e all’utilizzo delle mascherine. Ci sono state meno interazioni tra le persone, di conseguenza il virus ha circolato meno. Però in una fase emergenziale come questa è fondamentale cercare di prevenire la diffusione anche dell’influenza, non solo perché influenza e covid si confondono ma anche perché – ed è la cosa più importante – va ad aggravare la situazione del nostro sistema sanitario con prestazioni per una patologia che si può prevenire”.
Per questi motivi – ancora Fattore – “fondamentale è che le categorie a rischio si sottopongano alla vaccinazione contro l’influenza. Vaccinarsi costituisce un vantaggio non solo perché si evita una patologia che può avere conseguenze gravi, ma anche in termini economici rappresenta un beneficio perché riduce parte dei costi legati alla malattia” conclude.