(Adnkronos) – Guerra Ucraina-Russia, le truppe russe hanno lasciato la regione di Sumy, ha affermato Dmytro Zhyvytskyi, il governatore locale, su Facebook. La regione, ha sottolineato, è ora libera dalle unità russe. Se la gente sente delle esplosioni, è perché i soccorritori e gli esperti di esplosivi stanno neutralizzando le munizioni lasciate, ha aggiunto. Zhyvytskyi ha avvertito poi che la regione non è ancora sicura, con le mine che sono state piantate in molte aree e ha avvertito la gente di non guidare sul lato della strada, di non usare i sentieri nella foresta e di non avvicinarsi alle attrezzature militari distrutte.
Zhyvytskyi aveva precedentemente affermato che le truppe russe avevano iniziato a ritirarsi dalla regione domenica. Insieme alle regioni di Donetsk, Luhansk, Kharkiv e Kiev, la regione di Sumy era una delle aree che le truppe russe hanno attaccato dall’inizio della guerra più di un mese fa. La Russia ha recentemente annunciato che avrebbe concentrato le operazioni di combattimento nell’Ucraina orientale.
“Le forze russe ora si sono completamente ritirate dal nord dell’Ucraina verso la Bielorussia e la Russia. Almeno alcune di queste forze saranno trasferite nell’est dell’Ucraina per combattere nel Donbass”, afferma dal canto suo l’intelligence britannica in un nuovo aggiornamento della situazione sul campo di battaglia. “Molte di queste forze richiederanno un significativo rifornimento prima di essere pronte per essere dispiegate più a est”, sottolinea l’intelligence, secondo cui un trasferimento di queste truppe “richiederà probabilmente almeno una settimana”.
“Continuano i bombardamenti russi delle città a est e a sud e le forze russe sono avanzate più a sud della città importante dal punto di vista strategico di Izium che rimane sotto il loro controllo”, si conclude l’aggiornamento.
Intanto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è questa mattina presto per Kiev dove incontrerà il presidente Volodymyr Zelensky. Ad accompagnarla l’alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell.
Von der Leyen sarà il primo leader occidentale a visitare l’Ucraina da quando le atrocità nel sobborgo di Kiev di Bucha sono emerse nei giorni scorsi. A metà marzo i primi ministri di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca si sono recati a Kiev in treno. La settimana scorsa, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha visitato la città.
In risposta al massacro di Bucha, von der Leyen ha proposto martedì un quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia. A Bruxelles, a quanto si apprende, il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri dell’Ue ha raggiunto ieri l’accordo politico sulle nuove sanzioni nei confronti di Mosca. Ora serve il via libera formale delle capitali, che arriverà per procedura scritta stamattina. Gli alti funzionari dell’Ue hanno detto che un divieto totale di importazione di combustibili fossili potrebbe arrivare se la Russia continua la sua guerra contro l’Ucraina.