Luce, acqua e gas: Mantova al 16° posto in Italia per la spesa pubblica

 Parma ‘regina’ tra le città capoluogo di provincia per quanto riguarda la spesa pubblica. Lo dice l’ultimo report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, che ha stilato una classificazione dei costi di energia elettrica, acqua e gas sostenuti nel 2020 dai Comuni capoluogo di provincia per il mantenimento delle loro strutture. Alle città più virtuose è stata assegnata una tripla ‘A’, alle meno efficienti un rating ‘C’.
Mantova si piazza al sedicesimo posto ottenendo una “A” singola per quanto riguarda la spesa per l’energia elettrica – 655.911 euro – un’altra “A” per l’acqua con 203.846 euro e una doppia “AA” per la spesa per il gas con 139.192 euro.
Dopo Parma, completano la top 10 dei capoluoghi di Provincia più virtuosi: Reggio Emilia, Rovigo, Brescia, Pesaro, Pordenone, Sassari, Catania, Pescara e Carbonia.

Scorrendo la classifica (le tabelle complete sono consultabili sul sito adnkronos.com) ci si imbatte nelle spese “fuori controllo” per l’elettricità di Ragusa (6 milioni 333 mila euro) e Salerno (9 milioni 695 mila euro), città che occupano rispettivamente il 72esimo e 79esimo posto della classifica. Pesa sul rating di Bergamo – 86esimo posto – il costo del gas (4 milioni 369 mila euro): lo stesso vale per Padova (che ha speso 7 milioni 873 mila euro in gas), Gorizia (1 milione 157 mila euro) e Trieste (7 milioni 788 mila euro). Mentre è la bolletta dell’acqua a gravare sul giudizio di Aosta (1 milione 142 mila euro), Viterbo (4 milioni 754 mila euro) e Catanzaro (che per l’energia idrica ha sborsato ben 8 milioni 165 mila euro). Da segnalare altre spese fuori parametro come quella di Palermo, 95esima in classifica, per il gas (2 milioni 138 mila euro) e di Reggio Calabria per l’energia elettrica (10 milioni 233 mila euro). 67esimo posto per Roma Capitale, che nel 2020 ha speso: 28 milioni 58 mila euro per l’elettricità (rating ‘AA’); 100 milioni 553 mila euro per l’acqua (rating ‘B’); 2 milioni 849 mila euro per il gas (rating ‘AAA’).

Per quanto riguarda le Regioni, il rating assegnato alla Campania per a spesa per energia elettrica è ‘C’, mentre le Regioni più virtuose (e quindi ‘premiate’ con una tripla ‘A’) per la Fondazione Gari sono: Emilia Romagna – che, per esempio, ha speso 2 milioni 362 mila euro per l’elettricità – Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Toscana e Veneto. Come si è arrivati a questa classificazione? Il Centro Ricerche della Fondazione Gazzetta Amministrativa analizza tutti i dati finanziari ufficiali dell’Ente pubblico in questione e attraverso algoritmi di ricerca scientifica individua potenziali sprechi, ovvero spese critiche nei conti pubblici. Le spese dell’Ente – in questo caso le Regioni – in relazione alle singole voci (elettricità, acqua e gas) vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di “performance positiva” (quando la spesa è inferiore o uguale alla media), “scostamento lieve” (quando la spesa è compresa tra la spesa media e il 30% in più), “scostamento considerevole” (quando la spesa è compresa tra lo scostamento lieve e il 100% in più), “spesa fuori controllo” (quando la spesa supera di oltre il 100% la spesa media).

(Adnkronos)