M5S, il notaio Tacchini: “Non è più il mio Movimento”

Valerio Tacchini è stato per anni il notaio delle votazioni su Rousseau. Amico di Beppe Grillo e Davide Casaleggio, oggi guarda con distacco allo scontro in atto tra il cofondatore del M5S e l’ex premier Giuseppe Conte sul nuovo statuto: “Non è più il Movimento in cui ho investito 15 anni della mia vita”, dice Tacchini all’Adnkronos, “è diventata un’altra cosa. Per ora mi dissocio, con molta serenità. Ho dato le dimissioni da Dpo (Responsabile della protezione dati, ndr) del Movimento il giorno dopo che c’è stata la separazione con Rousseau. Al momento mi sto occupando del mio studio notarile. E dovrò emettere parcella per quello che ho fatto negli ultimi tre anni per il M5S”.  

La diatriba tra Grillo e Conte? “Non sono appassionato alla vicenda. Conte ha il suo notaio di riferimento, Alfonso Colucci di Roma”. Ma lei lo ha letto il nuovo statuto preparato dall’ex presidente del Consiglio? “Non l’ho visto e non ho chiesto di vederlo”. Grillo si è opposto a un ridimensionamento dei suoi poteri di garante, cosa ne pensa? “Io sono un uomo delle regole e rispetto le regole. Se si vogliono cambiare le regole – rimarca il notaio – ci vuole una condivisione di intenti: nella vita le cose funzionano se vuoi le stesse cose e nello stesso momento, lo dico senza spirito di critica. Prendo atto di questa evoluzione del M5S, che non è più quello che era prima: devo capire se mi piace questa evoluzione o meno. Sono alla finestra e guardo. Fino a quando non si vede lo statuto non so dire se è una evoluzione migliorativa”.  

Perché non riconosce più il M5S? “Non è un problema di riconoscere le cose, Beppe ha lanciato una linea, la rispetto, pensavo ci fossero più idee ribelli. Un conto è essere all’opposizione e un altro conto è essere al governo. Non critico e non giudico nessuno, sono ‘rock and roll’. Basta che tutti siano contenti: dico solo che mi dispiace se questo cambio di direzione, questa evoluzione possa compromettere i rapporti personali tra le persone. Non fa piacere leggere sui giornali che ci sono liti tra Giuseppe e Beppe, ci vuole compattezza e unità”. 

Questo nuovo corso ‘contiano’ non la entusiasma… “Io con Giuseppe Conte ho un buon rapporto, è un ottimo avvocato. Se lui ritiene di fare questa scelta traghettando il Movimento, lo rispetto. Si è persa la spinta verso idee innovative, abbiamo abbandonato i programmi, non sento risposte ai problemi della vita. Per 15 anni – prosegue Tacchini – ho partecipato alla fase creativa del Movimento, ho visto entusiasmo e volontà di proporre idee. Da quando siamo andati al governo il fermento, secondo me, è finito. Ne prendo atto”. 

Quanto le deve il Movimento? “Conte è stato molto corretto: mi ha detto ‘Valerio, se hai svolto delle attività per il M5S, pagheremo tutto’. Ho fatto 70 votazioni, ho autenticato una marea di firme. Non so la cifra esatta, la definiremo di comune accordo: nessuno vuole chiedere di più, non voglio creare problemi a nessuno”.  

Pensa che dopo la separazione tra Rousseau e M5S, Davide Casaleggio debba dar vita a un suo movimento? “Davide ha investito 15 anni in questa attività, deve prendersi un momento di riposo, ha subito stress violenti, non è stato facile chiudere la partita in questo modo. Quando finisce una gara importante ci vuole tempo”. (di Antonio Atte) 

(Adnkronos)