Il segretario generale Jens Stoltenberg presiederà oggi un vertice d’emergenza della Nato dopo quanto avvenuto in Polonia, al confine con l’Ucraina. Nella giornata in cui la Russia ha lanciato decine di missili, un razzo è caduto in territorio polacco provocando 2 morti.
L’annuncio della riunione è arrivato nella serata del 15 novembre, quando la Polonia ha reso nota la valutazione del ricorso all’articolo 4 dei trattati della Nato: l’articolo prevede che un Paese membro, quando si sente minacciato, avvii consultazioni con gli altri alleati.
“Ho offerto le mie condoglianze per le vittime. La Nato sta monitorando la situazione e gli alleati si stanno consultando da vicino. E’ importante che tutti i fatti siano accertati”, ha twittato Stoltenberg nella serata del 15 novembre aver parlato con il presidente polacco Andrzej Duda.
A Bali, dove è in corso il G20, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha convocato un vertice d’emergenza. “Condanniamo i barbari attacchi missilistici che la Russia ha perpetrato contro città e civili ucraini, colpendo le infrastrutture”, si legge nella nota congiunta G7-Nato. “Abbiamo discusso dell’esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia vicino al confine con Ucraina. Offriamo il nostro pieno supporto e assistenza per le indagini in corso in Polonia. Rimarremo in stretto contatto per determinare i passaggi successivi da compiere man mano che l’indagine procede”, prosegue il comunicato.
“Riaffermiamo il nostro risoluto sostegno all’Ucraina e al popolo ucraino di fronte alle difficoltà in corso”. C’è la ferma condanna all'”aggressione russa, così come la nostra continua disponibilità a ritenere la Russia responsabile per il suo sfacciato attacchi alle comunità ucraine, proprio mentre il G20 si riunisce per affrontare gli impatti più ampi della guerra. Esprimiamo tutti le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime in Polonia e Ucraina”.