Obbligo vaccinale, ecco come può muoversi l’Ue

Obbligo vaccinale in Ue? I capi di Stato e di governo dell’Unione europea nel Consiglio Europeo del 16-17 dicembre a Bruxelles “potranno discutere con attenzione” il tema, ma “la priorità è raggiungere un tasso di vaccinazione più alto”. E, se ci fossero proposte di discutere di obbligatorietà, molto probabilmente assumerebbero la forma di linee guida Ue invece che di un regolamento che sarebbe vincolante in tutta l’Unione. Lo spiega, in un’intervista a Politico.eu, il rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue Pietro Benassi.

Sul fronte europeo, per Ursula von der Leyen sarebbe tuttavia ora che l’Unione inizi a “discutere” dell’opportunità di introdurre il vaccino obbligatorio contro il covid-19. L’affermazione della presidente della Commissione europea è arrivata rispondendo, in conferenza stampa a Bruxelles, a una domanda riguardo alle sanzioni previste dalla Grecia per gli ultrasessantenni che rifiutano di vaccinarsi: “Penso – ha spiegato – che sia comprensibile e appropriato condurre questa discussione ora, su come possiamo incoraggiare e potenzialmente pensare alla vaccinazione obbligatoria all’interno dell’Ue. Per questo occorre discutere. Serve un approccio comune, ma penso – ha detto ancora – che sia una discussione che deve essere fatta”.

E in Germania – dove la situazione è “molto seria” ha dichiarato Angela Merkel al termine della riunione di ieri in cui è stato annunciato il lockdown per non vaccinati – l’obbligo vaccinale è un’ipotesi all’orizzonte: la decisione spetterà al Bundestag e Merkel assicura che lei voterebbe a favore se fosse ancora un membro del Parlamento. Scholz ha già detto che la misura per rendere obbligatoria la vaccinazione anti Covid sarà votata in Parlamento. Prima però si dovrà aspettare il parere formale del Consiglio etico. La misura se sarà approvata entrerà in vigore il prossimo febbraio.

(Adnkronos)