Ponte Morandi, tre anni dal crollo. Cartabia: “Nessuna prescrizione”

“Siamo qui insieme per testimoniare questa ricerca delle risposte alle tante domande che ci sono. Penso alle famiglie delle 43 vittime e a tutte le persone che stanno soffrendo”. Così l’arcivescovo di Genova, Marco Tasca, nell’omelia celebrata in occasione del terzo anniversario del crollo del ponte Morandi, nella parrocchia di San Bartolomeo della Certosa.

Alla messa hanno partecipato il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e i ministri Enrico Giovannini (Infrastrutture e Mobilità sostenibili) e Marta Cartabia (Giustizia). “Quando sembra che le cose non vadano, siamo qui insieme a dire: ‘Signore Gesù aiutaci in questa difficoltà, in questa prova, a cercare delle risposte”, ha detto l’arcivescovo Tasca, sottolineando quanto “è importante che chi sta soffrendo non si senta mai solo. E importante che tutti noi, nessuno escluso, ci siamo ad ascoltare, a cercare il dialogo, a non lasciare niente di intentato”. Il monsignore ha concluso la sua omelia citando padre Kolbe: “Solo l’amore crea, l’odio distrugge”.

“Sono qui da madre per sentire anche io sulla mia pelle lo strazio di quelle madri per cui il tempo si è fermato tre anni fa per la perdita di un figlio”, ha detto, con la voce rotta dalla commozione, la ministra Cartabia.

“Ho letto le parole di tante madri, le ho incontrate questa mattina, ho guardato nei loro occhi”, ha detto la Guardasigilli, che citando Cesare Pavese ha aggiunto: “La memoria che oggi celebriamo rinnova in ciascuno di noi il dolore, il patire, la passione, ma per quanto sia doloroso far memoria qui a Genova è un’esigenza collettiva, per Genova per la Liguria e per tutto il Paese”.

“Non c’è alcun rischio per il processo sul crollo del ponte Morandi”, ha assicurato la ministra. “Ritornare ora a Genova da ministra della giustizia al cospetto delle vittime significa rinnovare l’impegno per garantire ogni supporto perché il loro bisogno di giustizia, il nostro bisogno di giustizia, trovi piena e tempestiva risposta e lo trovi in tempi brevi”, ha sottolineato la Guardasigilli, che ha voluto rassicurare i parenti delle vittime: “Nelle ultime settimane so che è stata per voi e per tutta la città fonte di preoccupazione l’opinione del tutto destituita di fondamento per cui la riforma del processo penale approvata dalla Camera potrebbe frustrare la vostra bruciante domanda di verità e giustizia. Senza possibilità di equivoci lo ripeto: non c’è e non c’è mai stato alcun rischio per il processo sul crollo del ponte Morandi”.

“Anzi – ha aggiunto Cartabia – avendo ascoltato le vostre parole questa mattina e avendo incontrato molti di voi, c’è un pensiero che non posso tacere: bisognerebbe riflettere più di una volta prima di diffondere opinioni che gettano allarme e che gravano di un ulteriore peso chi già porta un così grande dolore”.
 

(Adnkronos)