(Adnkronos) – Nel quarto trimestre 2022 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi finali sono cresciuti del 3%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 5,3%, in diminuzione di 2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. A fronte di una variazione del 4,7% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito del 3,7% rispetto al trimestre precedente. Lo comunica l’Istat.
Per quanto riguarda le imprese, illustra ancora l’istituto di statistica, la quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 44,8%, è aumentata di 1,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 24,4%, è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
A febbraio, rispetto al mese precedente, le vendite al dettaglio risultano in diminuzione sia in valore sia in volume. A livello merceologico, il calo congiunturale di febbraio riguarda, per la prima volta dopo cinque mesi, anche il valore dei beni alimentari, fa sapere ancora l’Istat. Su base tendenziale, invece, continua l’andamento già evidenziato negli ultimi mesi. Per entrambi i comparti di vendita, infatti, si registra un aumento in valore e un calo in volume. Tutte le forme distributive sono in crescita, in particolare la grande distribuzione e, all’interno di questa, i discount.