”E’ una assemblea in presenza, non escludo che in futuro ci possa essere un voto a distanza ma mi pare assai difficile che possa immaginarsi nel contesto attuale”. Lo dice all’Adnkronos Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte costituzionale, in merito al voto per il nuovo presidente della Repubblica in tempi di Covid.
”Personalità e segretezza sono requisiti essenziali nel voto per il capo dello Stato. Il grande elettore deve scrivere il nominativo, non ci sono candidati, questo rende difficile il voto a distanza, avrebbe un impatto anche sulla garanzia della segretezza”.
Per Mirabelli ”ci sono tutte le garanzie perché il voto possa essere espresso in presenza, assicurando che non ci siano contagi. Non è detto che si debba votare sotto il banco della presidenza, si può farlo anche in luoghi visibili dalla presidenza nello stesso contesto dell’aula, tipo delle tribune appositamente allestite. L’ingresso scaglionato mi sembra sia già previsto, come anche il distanziamento. La possibilità di organizzare il voto in sicurezza c’è, credo che l’amministrazione della Camera sia ben in grado di provvedere in questo senso”.